Eni fa affari in Vietnam. La compagnia italiana ha firmato con KrisEnergy e Neon Energy un accordo per l’acquisizione di due blocchi esplorativi nell’offshore del Paese asiatico, rispettivamente nei bacini di Song Hong e Phu Khanh, nel Golfo di Tonkin, dove si stima che “sia presente il 10% delle risorse di idrocarburi del Vietnam, prevalentemente gas”.
L’accordo “è soggetto all’approvazione da parte delle Autorità competenti vietnamite ed è relativo ai blocchi 105-110/04 e 120, dei quali Eni sarà operatore con la quota del 50%, KrisEnergy e Neon Energy deterranno il 25% ciascuno”, si legge nella nota. I due blocchi si estendono complessivamente su circa 15.600 chilometri quadrati. L’attività esplorativa a breve termine “prevede l’acquisizione della sismica 3D e la perforazione di due pozzi esplorativi“.
Questo accordo, “unito alle recenti scoperte di gas da parte di Eni in Indonesia e ai nuovi permessi ottenuti in Indonesia e in Australia, rafforza la strategia di crescita della compagnia in Estremo Oriente e nel Pacifico, regione caratterizzata da economie in rapida crescita”, conclude l’Eni.
A metà mattina il titolo in Borsa di Eni perde circa un punto e mezzo.
