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Eni, accordo in Congo e paura russa

Eni e il governo congolese, alla presenza del Presidente del Congo Dennis Sassou Nguesso e del Presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, hanno firmato ieri a Brazaville un accordo di cooperazione – Nonostante l’importante intesa, il titolo è fiacco a Piazza Affari: pesano i timori per le nuove sanzioni in arrivo sulla Russia.

Eni, accordo in Congo e paura russa

Eni espanderà le sue attività di esplorazione in Congo. Il cane a sei zampe ha annunciato che l’amministratore delegato, Claudio Descalzi, e il Ministro degli idrocarburi congolese, André Raphael Loemba, alla presenza del Presidente del Congo Dennis Sassou Nguesso e del Presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, hanno firmato ieri a Brazaville un accordo di cooperazione nel quale si afferma la volontà di perseguire nuove iniziative nel bacino costiero congolese, che si estende dall’onshore Mayombe al deep-offshore.

Eni indica in una nota che la firma si è tenuta nell’ambito della visita ufficiale del Presidente del Consiglio italiano in Congo. Nell’occasione, Claudio Descalzi ha confermato l’importanza storica e strategica del Paese per il gruppo e ha riaffermato il massimo impegno della compagnia a proseguire nello sviluppo delle proprie attività, in particolare dei giacimenti rispetto ai quali, in seguito a un negoziato strategico, il governo congolese a fine 2013 ha prolungato i permessi (Madingo, Marine VI e Marine VII).

Nonostante l’importante accordo il titolo Eni è fiacco in apertura di seduta a Piazza Affari: perde lo 0,2% a 19,53 euro. A pesare sull’azione sono i timori per le nuove sanzioni in arrivo sulla Russia. 

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