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Enel: balzo degli utili e nuova Spa per la banda ultralarga

Il gruppo elettrico chiude i 9 mesi con un balzo del risultato netto ordinario (+42%) e 2 miliardi di utile. Migliora l’efficienza operativa, debiti in crescita. Bene anche Enel Green Power che si prepara all’incorporazione. L’Ad Starace conferma guidance e dividendi. La nuova società, aperta agli altri operatori, porterà la fibra ottica nelle case

Enel: balzo degli utili e nuova Spa per la banda ultralarga

Enel chiude nove mesi in forte crescita: il risultato netto ordinario balza del 42% a quota 2,6 miliardi e il risultato netto risulta superiore a 2 miliardi (+7,3%) al 30 settembre. L’Ebitda del periodo è in aumento del 4,9% a 12,1 miliardi mentre è in diminuzione l’Ebit (-11%), “sostanzialmente per le perdite di valore rilevate sugli asset di generazione russi, slovacchi e sulle rinnovabili in Romania”. La spinta al balzo dell’Ebitda ordinario è arrivata dal forte miglioramento l’efficienza operativa con un taglio di quasi 500 milioni sui costi, dai minori oneri finanziari, dal calo delle imposte (Robin Tax) che hanno compensato l’effetto di cambio negativo (78 milioni). Cresce invece il peso dell’indebitamento netto che sale a 39,357 miliardi a fine settembre dai 37,383 miliardi di fine 2014, avvicinandosi al tetto massimo previsto per l’intero anno. I dati sono stati diffusi stamattina dal gruppo che ha messo in cantiere anche la nascita di una nuova Spa per la banda ultralarga. Il mandato per la realizzazione della nuova società  è stato affidato ieri all’amministratore delegato Francesco Starace dal consiglio d’amministrazione che ha dato via libera ai conti trimestrali, presentati stamattina, venerdì, agli analisti. 

SCINTILLE IN BORSA

In Borsa il titolo Enel fa scintille quando il mercato arretra dopo l’arrivo dei dati sul Pil italiano e nell’eurozona. Alle 12,15 risulta in rialzo dell’1,29%, tra i migliori nelle Blue Chips, superato soltanto da Enel Green Power che guida la classifica dei rialzi con +1,41% a 1,939 euro. Francesco Starace, forte dei risultati ottenuti, ha confermato che “l’implementazione della strategia prosegue secondo i piani e persino in anticipo nella riduzione del cash cost, nella generazione di cassa a supporto degli investimenti per la crescita e nel programma di rotazione degli asset”. E ha così confermato guidance e politica dei dividendi per il 2015. I flussi di cassa hanno registrato un significativo miglioramento rispetto al 2014 e “per fine anno ci aspettiamo significativi progressi”, ha aggiunto il cfo di Enel , Alberto De Paoli durante la conference call, sottolineando: “siamo molto fiduciosi sul target di debito di fine anno”. Il gruppo sta inoltre procedendo sulla cessione del 66% in Slovenske Elektrarne e ha già raggiunto l’intesa sul fronte economico, ha detto De Paoli, ricordando che il book value è intorno ai 750 milioni di euro. Il tema “sarà esaminato a Londra” nel corso della presentazione del piano, “quello che posso dire è che stiamo procedendo bene e siamo nella fase di finalizzazione”, ha concluso.

Nel vasto panorama Enel, risultano in crescita tutte le aree geografiche (in particolare Iberia +12% e America Latina +13%), esclusa l’Italia dove il gruppo sta procedendo con la chiusura degli impianti obsoleti. E’ migliorato il contesto di mercato “oltre le aspettative” con la ripresa della domanda soprattutto in Italia, Spagna e Est Europa e prezzi spot in rialzo. In aumento i clienti globali (da 21,7 a 22,3 milioni), la produzione elettrica e l’elettricità distribuita; in calo la capacità del parco di generazione tradizionale.

VERSO FUSIONE CON EGP

Anche la controllata delle rinnovabili, che il gruppo ha in programma di incorporare, ha diffuso i suoi conti. I primi nove mesi di Egp si chiudono con un risultato netto in discesa del 38% a 245 milioni di euro principalmente in scia alla svalutazione degli asset in Romania che ha avuto un impatto di 155 milioni di euro. L’Ebitda è aumentato dell’11,6% a 1,470 miliardi di euro grazie soprattutto al positivo effetto cambi, mentre l’Ebit peggiora del 16,4% a 680 milioni di euro. I ricavi totali sono saliti invece del 7,6% a 2,242 miliardi di euro. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2015, pari a 7,345 miliardi di euro, presenta un incremento di 1,307 miliardi. La capacità installata netta è cresciuta dell’11,6% (da 9,5 a 10,6 GigaWatt) e la produzione netta è aumentata del 6%.

“Con i mille Megawatt di ulteriore capacità produttiva che sono stati aggiunti nei primi nove mesi dell’anno, abbiamo dimostrato la nostra capacità di accelerare il passo sulla strada dello sviluppo. I risultati raggiunti  confermano la  validità della nostra strategia di crescita”, è il commento dell’amministratore delegato Francesco Venturini.  Guardando avanti, Enel Green Power anticipa, nel suo comunicato, che “nel contesto della sempre maggiore rilevanza delle energie rinnovabili quale business ad alto potenziale di crescita, è all’esame dei rispettivi Consigli di Amministrazione un’ipotesi di integrazione societaria delle attività di Enel Green Power all’interno di Enel Spa”.

UNA SPA PER LA FIBRA

 Dell’operazione si è parlato anche ieri nel corso del consiglio d’amministrazione Enel e maggiori dettagli si avranno la prossima settimana in occasione della presentazione del nuovo piano industriale del gruppo a Londra, il 18 novembre. Il Cda inoltre ha dato mandato a Starace di andare avanti con la costituzione di una nuova società per la banda larga il cui compito sarà di portare la fibra ottica nelle case degli italiani, insieme ai nuovi contatori digitali, secondo il piano allo studio del management. La società sarà aperta anche agli altri operatori potenzialmente interessati: Vodafone, Fastweb, Wind e Cassa Depositi (Telecom Italia ha sempre detto di voler correre da sola).

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