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Effetto Draghi e Moody’s: Piazza Affari fa scintille (+2,3%%), spread sotto 150 e Btp sotto 3%

L’annuncio di Draghi che la Bce è pronta a lanciare misure straordinarie dopo le elezioni europee mette le ali alla Borsa (+2,3%) – Moody’s alza le stime sul Pil italiano e lo spread scende sotto quota 150 mentre il Btp decennale offre rendimenti sotto il 3% – In Piazza Affari brillano soprattutto le banche e l’Enel – Si sgonfia il recupero della Fiat

Effetto Draghi e Moody’s: Piazza Affari fa scintille (+2,3%%), spread sotto 150 e Btp sotto 3%

In una giornata di acquisti, le dichiarazioni di Mario Draghi hanno messo le ali alle Borse. Il Ftse Mib ha chiuso in forte rialzo a +2,3% a 21.729 punti trascinato dalle banche, lo spread è calato a 148 punti base, segnando i minimi da inizio maggio 2011 e il tasso sul Btp decennale ha aggiornato il minimo storico, calando al 2,93%. Giù l’euro che scambia a a 1,386 da 1,39. Bene anche gli altri listini europei: Francoforte +0,9%, Parigi +1,37%, Londra +0,63%.

A Londra in evidenza Barclays che sale di oltre il 5% dopo aver rivelato oggi un piano di tagli più incisivo di quanto previsto: taglierà fino a 14mila posti nel 2014 contro i 10-12mila annunciati lo scorso febbraio. La banca ha anche deciso la creazione di una bad bank per 115 miliardi di sterline di asset a rischio che comprende le attività retail in Italia, Francia, Portogallo e Spagna.

Il presidente della Bce Draghi ha affermato che il Consiglio direttivo è “unanime nella sua determinazione a varare nuove misure non convenzionali di politica monetaria per evitare che il periodo di bassa inflazione si prolunghi troppo: valuteremo attentamente gli indicatori e saremo pronti ad agire rapidamente se necessario”. In altre parole, si fa più probabile un intervento di politica monetaria espansiva nel mese di giugno. Nella riunione del board di oggi l’Eurotower ha confermato i tassi di interesse ai minimi storici dello 0,25%.

In mattinata i listini avevano comunque aperto in territorio positivo sostenuti dalle parole dell’altro banchiere centrale sotto osservazione: Janet Yellen, che ha rassicurato sul sostegno della Fed all’economia. Il dato sui sussidi di disoccupazione diffuso oggi per la scorsa settimana indica un calo di 26mila unità a 319mila, leggermente meglio delle attese. Positivi anche i dati arrivati dalla Cina che ha registrato in aprile un leggero rialzo del suo commercio estero, un rimbalzo rispetto a marzo, con un’eccedenza commerciale che ha raggiunto i 18,45 miliardi di dollari.

A Wall Street, dopo una partenza in negativo, gli indici hanno girato al rialzo. Il Dow Jones sale dello 0,57% e il Nasdaq dello 0,92%. Il petrolio Wti cede lo 0,72% a 100,04 dollari al barile.

A Piazza Affari volano le banche: Bper +6,48%, Bpm +5,79%, Ubi Banca +5,77%, Banco Popolare +4,83%. Bene anche Enel +5,19% dopo la diffusione dei conti migliori delle attese e la conferma dei target 2014.

In fondo al Ftse Mib Prysmian -6,49% che paga i conti del trimestre e le stime sul margine operativo lordo inferiori alle attese, Exor -0,62% e Fiat -0,53% che non ce la fa a chiudere in territorio positivo dopo il tentativo di recupero di oggi. In rosso anche Cnh Industrial -0,36% dopo la diffusione dei conti del trimestre che hanno visto calare l’utile netto a 101 milioni di dollari e l’indebitamento salire a 4 miliardi di dollari. Oggi il presidente, John Elkann, ha acquistato 133.000 azioni Fiat al prezzo di 7,5565 euro mentre l’amministratore delegato della società, Sergio Marchionne, ha acquistato 130.000 azioni Fiat ad un prezzo pari a 7,573 Euro. Lo ha annunciato lo stesso gruppo Fiat (circa 1 milione di euro a testa).

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