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Edison: in forte risalita, la perdita si riduce a 67 milioni

Nel primo semestre 2015 la perdita era stata di 207 milioni – Quest’anno, fra gennaio e giugno, l’Ebit è cresciuto fino a 21 milioni di euro, mentre l’indebitamento netto è sceso a 1.067 milioni. Il gruppo conferma le previsioni di Ebitda a 650 milioni per il 2016

Va in archivio il primo semestre di Edison, che si è chiuso con una perdita di 67 milioni di euro, in netto calo rispetto al rosso di 207 milioni registrato nello stesso periodo del 2015, che comprendeva un effetto negativo one-off di 68 milioni di euro legato alla dichiarazione di incostituzionalità della Robin Hood Tax.

Nel periodo considerato l’azienda attiva nell’elettricità ha migliorato la propria attività industriale. L’Ebit è cresciuto a 21 milioni di euro dai -155 milioni nel primo semestre dello scorso anno.

Edison ha chiuso il primo semestre dell’anno con un forte aumento del Margine Operativo Lordo che ha beneficiato del recupero di una ragionevole redditività nell’attività di compravendita di gas. A permetterlo è stata la revisione del costo di acquisto del gas libico (grazie all’arbitrato chiuso lo scorso novembre e il nuovo accordo commerciale con l’Eni siglato a giugno), unitamente all’aumento dei volumi di gas venduti.

L’azienda ha portato avanti un’ulteriore riduzione dei costi che nel semestre è stata di 27 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2015 a parità di perimetro, grazie alle azioni messe in campo che nel corso dell’intero 2015 avevano già permesso una riduzione dei costi di 100 milioni di euro.

Il risultato netto, negativo per 67 milioni di euro (-207 milioni di euro nello stesso periodo del 2015), risente della volatilità legata all’attività di copertura su commodity e cambi.

Confermate le previsioni di un’EBITDA 2016 a circa 650 milioni di euro includendo il contributo di Fenice per 9 mesi, pari a circa 60 milioni di euro. Si ricorda che l’EBITDA 2016 non beneficerà delle componenti straordinarie registrate nel 2015 (arbitrato contratto libico).

Il risultato prima delle imposte è stato negativo per 36 milioni di euro, contro il rosso da 152 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno scorso. Migliora la posizione finanziaria dell’azienda, il cui indebitamento netto è passato dai 1.147 milioni di fine 2015 a 1.067 milioni.

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