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Economia del mare: Italia in salute, Cina nuovo baricentro

In occasione della Genoa Shipping Week, Intesa Sanpaolo ha presentato i dati sullo stato di salute del porto ligure e della blue economy, che in Italia genera valore aggiunto per oltre 45 miliardi – La sfida è la concorrenza cinese.

Economia del mare: Italia in salute, Cina nuovo baricentro

La Blue Economy in Italia è in piena salute, ma deve affrontare le nuove sfide della concorrenza cinese e della tecnologia. Di economia del mare si è parlato ieri a Genova in occasione della Genoa Shipping Week, in una tavola rotonda partecipata da Intesa Sanpaolo Private Banking, dal titolo “Il rilancio delle imprese marittime tra passaggi generazionali e nuove forme di finanziamento”. Nel capoluogo ligure, che ha un ruolo da leader nell’attività portuale e che cerca proprio sulle rotte marittime il riscatto dopo la ferita del Ponte Morandi, è emerso uno stato dell’arte positivo: l’economia del mare, considerando tutta la filiera che abbraccia, produce un valore aggiunto per l’intero Paese pari a oltre 45 miliardi di euro, di cui 5 solo in Liguria. La Liguria è la prima regione per impatto sull’economia: genera un import-export pari a 10,4 miliardi, ma l’area servita dai suoi porti (l’intero Nord Ovest) ne genera oltre 87.

Ma è tutta la rete portuale del Paese ad aver fatto progressi negli ultimi anni, secondo i dati presentati da Massimo Deandreis, responsabile del Servizio Studi e Ricerche del Mezzogiorno di Intesa Sanpaolo: nel 2018, i porti italiani hanno gestito ben 491 milioni di tonnellate di traffico, un dato in crescita, così come risulta in crescita l’Italia in tutti gli indici internazionali relativi alle performance logistiche. Tra il 2014 ed il 2018, il traffico container in Italia è aumentato del 3,7%, raggiungendo i 10,6 milioni di TEU (acronimo di twenty-foot equivalent unit, è la misura standard di volume nel trasporto dei container, pari a 20 piedi), e in particolare il traffico container di Genova (1° per traffico container in Italia, col 25% della quota nazionale, e 12esimo in Europa) è cresciuto, nel periodo, del 20%, anche se nei primi mesi del 2919 sta registrando un calo del 4,4% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

Il tema centrale emerso nell’incontro è la concorrenza cinese: il baricentro degli scambi commerciali marittimi si sta spostando sempre più verso l’Asia. La Cina, che con gli accordi della Via della Seta metterà le mani sui porti di Genova e Trieste, mentre in Liguria ha già investito mezzo miliardo nel porto di Vado Ligure nel 2017, effettua scambi nel Mediterraneo per 536 miliardi di euro, pari a oltre il 7% del suo Pil. Pechino è diventata il secondo partner commerciale dell’Ue, il primo quanto a importazioni: oggi nel mondo ha una quota del 18% sul totale degli scambi mondiali di manufatti (nel 2008 era il 13%), molto più della Germania scesa al 10%, più del doppio degli Usa, mentre l’Italia è poco sotto il 5%.

Per affrontare la sfida, la tavola rotonda ha lanciato la necessità di una portualità 5.0, ovvero di: strutture dedicate allo sviluppo internazionale del porto; strutture dedicate allo sviluppo del traffico intermodale (il tema si collega con quello del trasporto ferroviario e dei corridoi strategici come il Terzo Valico, proprio a Genova, e la Tav) e connessione con le reti di trasporto locale; rapporti costanti e consolidati con Università e Centri di ricerca; spinta su innovazione e startup, sul modello di PortXL, il primo acceleratore di startup in ambito marittimo al mondo e già operativo a Singapore, Rotterdam e Anversa. Infine, un piano di sviluppo e di attrazione di investimenti (esteri e italiani), che passi anche attraverso incentivi finanziari e burocratici.

“Crediamo fortemente nell’iniziativa promossa da Assagenti – ha commentato Francesco Velluti, responsabile Marketing e Rete di Intesa Sanpaolo Private Banking –, che per un’intera settimana sta facendo convergere l’attenzione di tutti sul settore nautico. La nostra società è la prima banca per la clientela private, da sempre attenta anche al mondo degli imprenditori, con cui sarà possibile rafforzare le relazioni esistenti e svilupparne di nuove, attraverso incontri favorevoli all’instaurazione di rapporti personali e professionali. Siamo orgogliosi di poter accompagnare una manifestazione così prestigiosa, che parla della città, delle attività legate alla cantieristica ed alla navigazione: queste occasioni permettono di rinsaldare ancora di più il legame con un ambiente ricco di storie di successo, di capacità imprenditoriali e di grande determinazione. Tutti valori nei quali ci riconosciamo pienamente”.

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