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Ebook, Bruxelles boccia l’Iva ridotta

La Corte di giustizia Ue stabilisce che Francia e Lussemburgo non possano applicare un’aliquota Iva ridotta alla fornitura di libri elettronici – Anche per l’Italia la procedura d’infrazione è dietro l’angolo.

Ebook, Bruxelles boccia l’Iva ridotta

Bruxelles è inflessibile sugli ebook. Una sentenza della Corte di giustizia Ue stabilisce che Francia e Lussemburgo non possano applicare un’aliquota Iva ridotta alla fornitura di libri elettronici, contrariamente a quanto vale per i cartacei. I giudici hanno accolto i ricorsi con cui la Commissione europea aveva chiesto di dichiarare i due Paesi inadempienti perché, tagliando l’Iva sugli eBook, sono venuti meno agli obblighi della direttiva Ue. 

Dal primo gennaio 2015 anche in Italia l’Iva sugli eBook è scesa dal 22% al 4%, in base alla legge di stabilità all’interno della quale è stato accolto e approvato uno specifico emendamento sostenuto dal governo. Una “battaglia di civiltà e di buon senso”, l’aveva definita il ministro di Beni culturali e Turismo Dario Franceschini. Ma a questo punto la procedura d’infrazione Ue è dietro l’angolo.

La Corte Ue “constata” che la normativa europea sull’Iva esclude ogni possibilità di applicare un’aliquota Iva ridotta ai “servizi forniti per via elettronica”. Secondo la Corte, la fornitura di libri elettronici costituisce un servizio di questo tipo. La Corte Ue “respinge l’argomento secondo cui la fornitura di libri elettronici costituirebbe una cessione di beni, e non un servizio”.

La risposta degli editori italiani e delle altre associazioni europee e internazionali alla sentenza della Corte di Giustizia Ue è una lettera aperta al presidente della Commissione Juncker, al presidente del Parlamento europeo Schultz e al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. La richiesta è che “s’intervenga sulla direttiva comunitaria per eliminare la stortura che penalizza lo sviluppo del libro e della lettura nell’intero continente”. Un testo proposto dalla Federazione degli Editori Europei (Fep), dalla Federazione delle associazioni europee degli scrittori (Ewc) e dalla Federazione europea e internazionale dei librai (Eibf), sottoscritto dal presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie) Marco Polillo.

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