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eBay e vendite digitali: Campania, Marche e Puglia battono il Nord

Uno studio stilato dalla Public Policy Lab di eBay tratteggia un quadro di inatteso dinamismo soprattutto per le imprese online di Campania, Marche e Puglia, prime per densità digitale – Grazie alla tecnologia eBay la piccole imprese hanno la possibilità di esportare i loro prodotti all’estero, ma rimangono alcune criticità da risolvere.

eBay e vendite digitali: Campania, Marche e Puglia battono il Nord

Campania, Marche e Puglia ai primi posti in Italia per “densità digitale”, ovvero la presenza delle piccole imprese online per Regione in base ad una media ponderata di due categorie: “Venditori Commerciali” eBay per 100.000 abitanti e vendite da parte di questi venditori. A certificarlo è un report stilato dalla Public Policy Lab di eBay e basato sulle ricerche condotte da un team di economisti di Sidley Austin LLP. 

Lo studio, che ha analizzato i dati di eBay per il periodo 2010-2014, rivela, dunque, una piccola e silenziosa rivoluzione che coinvolge le piccole imprese online che stanno prendendo piede in diverse regioni e non solo nei centri urbani che tradizionalmente stimolano la crescita. 

Lo scenario delle piccole imprese online in ciascuna regione italiana, infatti, mostra un inatteso dinamismo, soprattutto per quanto riguarda regioni come la Campania, che guida la classifica pur essendo la regione con il PIL pro capite più basso d’Italia, seguita da Marche e Puglia al secondo e terzo posto. La provincia autonoma di Bolzano, che ha il PIL pro capite più alto d’Italia, è solo 18esima per densità digitale.

La tecnologia sta consentendo agli imprenditori di costruire ed espandere le loro aziende anche fuori dai confini italiani: in questo senso è significativo che il numero di piccole imprese online su eBay che vendono in 15 o più Paesi è aumentato del 132% tra il 2010 e il 2014, una percentuale più alta rispetto a Regno Unito, Francia e Germania.

Gli imprenditori italiani, dunque, stanno cogliendo al balzo l’opportunità, concessa dal mezzo, del commercio trasnfrontaliero, puntando verso altri mercati in un periodo difficile per l’Italia. Secondo Il World Bank Enterprise Survey, il 92% delle piccole imprese online in Italia vende a consumatori di Paesi esteri, mentre solo il 74% delle aziende tradizionali effettua esportazioni.

Circa il 35% delle piccole imprese online italiane su eBay esporta in almeno quattro continenti e, nel 2014, le piccole imprese online in Italia hanno raggiunto una media di 15 diverse destinazioni estere. L’online sta fornendo alle aziende che ne colgono l’opportunità un vantaggio notevole rispetto ai venditori tradizionali.

Inoltre, il report mostra che le piccole imprese italiane sono più efficaci nel costruirsi e mantenere quote di mercato online. Secondo il World Bank Exporter Dynamics Database, le nuove piccole imprese online su eBay sono capaci di catturare il 18% del mercato delle esportazioni in solo un anno, mentre – nel mercato tradizionale – i nuovi arrivati costituiscono solo il 3% delle esportazioni europee.

Infine, le piccole imprese online in Europa si mostrano più resistenti, rispetto a quelle offline, nei confronti delle avverse condizioni commerciali. I dati della Banca Mondiale indicano che solo il 16% delle aziende tradizionali su una media tra sei paesi dell’Unione Europea effettua ancora esportazioni dopo tre anni di esercizio, mentre il 70% delle piccole imprese online su eBay ha esportato in modo continuativo nel periodo 2011-2014.

La tecnologia di eBay, attraverso il marketplace online ha reso più competitive le piccole imprese, che ora possono essere localizzate ovunque ed esportare a livello globale: “Le piccole imprese online in Italia stanno crescendo ovunque – afferma Paul Todd, Senior Vice President eBay Marketplaces Europe –, esportando in più Paesi che mai, stanno diventando più competitive rispetto alle grandi aziende e si stanno mostrando più resistenti nei confronti delle avverse condizioni economiche rispetto alle piccole aziende offline”.

Un quadro positivo, sicuramente, ma che non manca di alcune criticità che andrebbero affrontate con le istituzioni per permettere alle piccole imprese italiane di internazionalizzarsi ulterirmente. Secondo eBay sono sostanzialmente tre le politiche che dovrebbero essere implementate: il miglioramento del settore delle consegne postali, considerato troppo obsoleto; il miglioramento dell’accesso alla banda larga Internet, che in Italia rimane molto inferiore rispetto ai grandi paesi europei; e, infine, la protezione degli intermediari nei confronti della responsabilità delle parti terze.

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