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E.On: utile +30% dopo contratto Gazprom

In aumento anche l’Ebitda, +8% a 3,07 miliardi – L’azienda spiega che senza la rinegoziazione del contratto con Gazprom l’utile sarebbe stato in leggero ribasso.

E.On: utile +30% dopo contratto Gazprom

Il gruppo energetico tedesco Eon ha chiuso il primo trimestre con un utile in rialzo, beneficiando della rinegoziazione del contratto di fornitura con Gazprom: il risultato netto si è attestato a 1,31 miliardi di euro, in crescita del 30% rispetto agli 1,09 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. In aumento anche l’Ebitda, +8% a 3,07 miliardi. Eon spiega che senza la rinegoziazione del contratto con Gazprom l’utile sarebbe stato in leggero ribasso. Di fatto, il gruppo tedesco continua a patire la depressione dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica in Europa, che penalizzano in particolare la sua produzione tradizionale, dal gas al carbone e al nucleare.

“Il margine operativo lordo – precisa il comunicato di E.On – è cresciuto da €2,8 miliardi a €3,1 miliardi. Anche l’utile netto sottostante è aumentato di €300 milioni a € 1,3 miliardi. Questo miglioramento della redditività è attribuibile a un effetto positivo non ricorrente dovuto all’accordo con Gazprom per rettificare i termini dei contratti di fornitura di gas di lungo periodo. Senza questo effetto, la redditività di E.ON sarebbe stata leggermente inferiore rispetto a quella del primo trimestre dello scorso anno”.

“I nostri risultati per il primo trimestre indicano che parte del nostro business tradizionale rimane sotto pressione. Ciò conferisce ancora maggiore importanza al fatto che dall’inizio dell’anno la trasformazione di E.ON stia procedendo secondo i piani. Abbiamo presentato le strategie e i piani finanziari per E.ON e Uniper al mercato a Londra alla fine di aprile. La rotta che abbiamo intrapreso ha riscontrato grande apprezzamento. Durante l’Assemblea dell’8 giugno vogliamo convincere i nostri azionisti che la separazione pianificata darà a E.ON e Uniper migliori prospettive per il futuro rispetto al nostro precedente assetto. Sono molto fiducioso che avremo successo, spianando la strada per la quotazione di Uniper nella seconda metà dell’anno” ha dichiarato Michael Sen, CFO di E.ON.

“Il distacco nel nostro mercato e la necessità di fornire a Uniper una solida organizzazione finanziaria lasceranno il segno nei bilanci di E.ON” ha proseguito Sen “Il 2016 è un anno di transizione e segna un nuovo inizio. Nel medio periodo ci focalizzeremo sulle nostre attività cardine, ovvero le reti energetiche, le soluzioni per i clienti e le energie rinnovabili. Queste fonti stabili di reddito, la solida struttura finanziaria, la allocazione ponderata delle risorse, l’orientamento risoluto al cliente e la performance superiore in tutti i segmenti di business porranno le fondamenta del nostro posizionamento nel nuovo mondo dell’energia”.

Nel primo trimestre 2016 la redditività, prosegue la nota di E.On, è stata più elevata principalmente grazie al segmento Global Commodities in seguito all’accordo stretto da Uniper e Gazprom sui nuovi termini per i contratti di fornitura di gas di lungo periodo. Questa componente da sola ha comportato ricavi per circa €400 milioni. E.ON ha anche ottenuto miglioramenti operativi nel business della vendita di gas. Insieme, questi effetti hanno permesso al segmento Global Commodities di aumentare i suoi ricavi di complessivi €600 milioni. Anche i nuovi asset di E.ON entrati in operatività, i parchi eolici offshore di Amrumbank West e Humber Gateway e la unit 3 della centrale elettrica di Maasvlakte, hanno avuto un effetto positivo sui ricavi.

Questi fattori positivi sono stati parzialmente compensati dall’abbassamento dei prezzi sul mercato, dalla chiusura di impianti, dalla cessione del business E&P nel Mare del Nord norvegese e dalla dismissione di capacità di generazione in Spagna e Italia e dall’interruzione dell’attività di una centrale e la conseguente contrazione dei ricavi in Russia.

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