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E’ arrivato il giorno di Draghi: attesa per decisioni della Bce. Crolla lo spread, Milano positiva

L’attesa per le decisioni di oggi del direttorio della Bce, che dovrebbe dare nuova linfa a mercati e banche, ha già fatto crollare lo spread Btp-Bund sotto quota 400 pb – Stamani Milano inizia bene – Intanto salgono le quotazioni dell’oro, spinto dai probabili stimoli all’economia – Mediobanca assolve Nagel – Camfin, Tronchetti rilancia in Gti.

E’ arrivato il giorno di Draghi: attesa per decisioni della Bce. Crolla lo spread, Milano positiva

OGGI LA BCE APRE I RUBINETTI: SCENDE LO SPREAD, SALE L’ORO. MEDIOBANCA ASSOLVE NAGEL. TRONCHETTI RILANCIA IN GTI   

Il grande giorno è arrivato. Oggi i 22 membri del direttorio della Bce dovranno dare il via libera a “tutto quel che ci vuole per salvare l’euro” per citare le parole usate da Mario Draghi il 25 luglio a Londra, quando la moneta unica sembrava colare a picco. Nell’attesa l’inversione di tendenza ha già contagiato i mercati.

La percezione di un minor rischio sui titoli di Stato periferici ha creato minore interesse per i Bund tedeschi, un investimento solido ma dal rendimento minimo. L’asta con cui il governo di Berlino offriva 5 miliardi di euro di Bund a 10 anni all’1,5% è stata un flop e ne sono stati collocati solo 3,6 miliardi.

Intanto il rendimento del Btp decennale è drasticamente sceso al 5,49% e lo spread con il Bund decennale si è violentemente ristretto a quota 400, un calo di 20 punti base rispetto a ieri. Anche l’Asia attende l’esito della riunione di Francoforte. I listini azionari, nell’attesa sono poco mossi: Tokyo -0,15%, Hong Kong –0,18%.

Più significativo il rafforzamento dell’euro, scambiato contro il dollaro a 1,2609 da 1,256 di ieri, e soprattutto in forte ripresa contro il franco svizzero, scambiato a 1,204 da 1,201 di ieri. L’oro, intanto, sfiora la barriera dei 1.700 dollari l’oncia. A Tokyo il prezzo è fissato a 1699,30. Secondo Bank of America il metallo giallo, spinto dall’attesa di stimoli per l’economia, potrebbe salire fino a 2.000 dollari l’oncia entro il 2012.

Wall Street  ha ballato attorno alla parità:  Dow Jones in rialzo dello 0,09%, S&P500 –0,11%% e Nasdaq -0,19%. Pesano, oltre all’attesa per la Bce, i dati macroeconomici in chiaroscuro, a partire dal dato deludente dell’indice Ism sui direttori degli acquisti dello Stato di New York.  Buone notizie invece per quanto riguarda la produttività salita del 2,2% sopra le attese.

Apple ha iniziato a distribuire inviti per un evento a San Francisco il prossimo 12 settembre, in cui potrebbe lanciare il nuovo iPhone5. JP Morgan ha alzato il target price di Apple a 770 dollari da 675, con giudizio ‘overweight’.

Chiusura debole per Piazza Affari alla vigilia della cruciale riunione della Bce di domani. L’indice FtseMib è sceso dello 0,6%. Tutte le altre Borse europee, invece, hanno chiuso con lievi progressi: Parigi +0,2%, Francoforte +0,4%, Madrid +0,07%. Solo Londra è in calo dello 0,2%.

Secondo le indiscrezioni riportate dall’agenzia Bloomberg, la Bce si prepara a presentare oggi, con largo sostegno di tutti i membri, un programma di acquisto di titoli di Stato per un ammontare  “illimitato” allo scopo di contrastare la speculazione e calmierare gli spread fra i rendimenti dei Paesi più virtuosi, come la Germania, e quelli dei Paesi periferici, in particolare Spagna e Italia.

Le indiscrezioni dicono che i titoli acquistati saranno “sterilizzati”, il che vuole dire che la Bce venderà asset di altro tipo per ritirare dal mercato massa monetaria e contrastare il rischio di inflazione. Si tratta di una precisazione sicuramente gradita al governo tedesco. Così come l’ammontare “illimitato” degli acquisti suona come una dichiarazione di guerra alla speculazione internazionale. Ma anche alla resistenza, tutt’altro che superata, del presidente della Bundesbank Jens Weidmann che oggi, probabilmente, voterà contro il piano Draghi. 

Mediobanca è salita dello 0,9%, aiutata anche dalle indiscrezioni secondo cui starebbe trattando la vendita di circa il 3% di Generali, in modo di ridurre la sua quota al 10%. Nomura ha alzato il target price a 5 euro da 4,3 euro. Generali ha chiuso in calo dello 0,6%.

Intanto il cda di Mediobanca ha “espresso soddisfazione per lo stato di avanzamento del progetto di integrazione Unipol/Fondiaria-Sai e della connessa ricapitalizzazione”: l’aumento dei titoli in Borsa fa crescere la fiducia sull’esito positivo dell’aumento.

“In questo contesto – prosegue una nota – il consiglio ha altresì preso atto dell’informativa dell’amministratore delegato in ordine alla vicenda di cui all’inchiesta presso la Procura di Milano. Il consiglio unanime, sulla base delle informazioni a sua disposizione, attende con piena fiducia l’esito delle indagini” su Alberto Nagel.

Non si è invece parlato di riassetto delle partecipazioni dell’istituto, come ha precisato Tarak Ben Ammar. Il tema, ha detto un altro consigliere, sarà affrontato nei prossimi mesi. Si tratta di riflettere su “dove andrà Mediobanca, istituto molto importante a livello nazionale ma che rispetto ai grandi competitor internazionali non ha le stesse vie di accesso al funding”. In questa cornice  sarà valutata anche la collocazione delle partecipazioni detenute dall’istituto.

Continua intanto il “ballo” di Rcs  il titolo è stato sospeso per tutto il giorno e nell’asta finale ha fissato un prezzo di 2,57 euro, in rialzo del 29%. Ieri è stata ultimata la cessione di Flammarion all’editore francese Gallimard. Giornata campale per la galassia Pirelli –0,02%, che comprende Prelios +6,43% e  Camfin +2,5%.

Marco Tronchetti Provera ha giocato d’anticipo nel cda di GPI (Gruppo Partecipazioni Industriali, scatola di controllo di Camfin)  accettando la sfida dell’aumento di capitale sollecitato dalla famiglia Malacalza. Ma l’operazione riguarderà la stessa Gpi, non Camfin, riducendo così l’onere finanziario per il numero uno della Bicocca. Il cda ha così deliberato a maggioranza (voto contrario di uno dei consiglieri espressi dal gruppo Malacalza) di conferire al presidente la delega per aumentare il capitale sociale per un importo massimo di 45 milioni e così rimborsare il debito nei confronti del sistema bancario (circa 41 milioni) in scadenza a novembre 2012.

Il conflitto, però, è tutt’altro che sanato. Il cda, su proposta di Tronchetti Provera, ha anche deliberato a maggioranza di conferire incarico a un autorevole esperto di formulare un parere pro veritate, “a tutela della correttezza dell’agire della società” nell’ambito degli “accordi parasociali fra la stessa GPI, Marco Tronchetti Provera Sapa e Malacalza Investimenti aventi ad oggetto Camfin, con specifico riferimento alla ipotizzata operazione di emissione di un prestito obbligazionario convertibile in azioni Pirelli”. Un primo passo verso il divorzio.

Leonardo Del Vecchio venderà il 7% di Luxottica, di cui controlla il 66,4%, attraverso un accelerated bookbuilding offering riservato ad investitori istituzionali. Goldman Sachs International guiderà l’operazione affiancata da Unicredit in qualità di Co-Bookrunner. Grandi protagoniste in Piazza Affari sono state, non a caso, le banche, che sono guarda caso le aziende che avranno i più immediati benefici dall’intervento della Bce.

Dotata di un massiccio portafoglio di titoli di Stato, Ubi è balzata del 3,4%. Banca Popolare di Milano  è salita dell’1,9%, MontePaschi  +1,3%, Pop .Emilia +2,4%. Più contenuti i guadagni di Intesa  +0,4% e Unicredit  +0,1%. La perdita più pesante è di StM , caduta del 5,3%, vittima del doppio downgrade di Ubs e Exane. Finmeccanica  ha chiuso in ribasso del 2,5% dopo le nuove indiscrezioni su presunte irregolarità dell’amministratore delegato Giuseppe Orsi, che oggi ha subito smentito.

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