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Ducati, futuro in bilico. Harley, Ktm o Brp?

Anche fondi di private equity interessati alla rossa controllata dalla Audi del grupppo Volkswagen, fra cui anche Investindustrial, guidato da Andrea Bonomi, già presidente Ducati prima della cessione ai tedeschi. Diversi gli scenari che si verrebbero a delineare, ma tutti e tre molto interessanti sia dal punto di vista economico che commerciale.

Ducati, futuro in bilico. Harley, Ktm o Brp?

E’ notizia delle ultime ore che Ducati, la casa motociclistica bolognese simbolo dell’eccellenza italiana, potrebbe essere ceduta dal gruppo Volkswagen. Tre sarebbero le pretendenti: l’americana Harley Davidson, la casa austriaca Ktm (che fa parte del gruppo indiano Bajaj), e la canadese Brp, leader nel campo della nautica. 

Ancora non ci sono cifre ufficiali, ma qualcosa di più concreto si saprà dopo il deposito delle offerte vincolanti, atteso entro lunedì 24 luglio. Il prezzo dell’acquisizione dovrebbe comunque essere intorno a 1,5 miliardi di dollari. Se la cifra fosse confermata, Volkswagen otterrebbe ampi benefici. 

Il gruppo tedesco infatti acquisì Ducati per 860 milioni di euro ormai otto anni fa, quando i ricavi di Borgo Panigale erano pari a 480 milioni di euro. Oggi le vendite sono salite a quota 731 milioni di euro, con un Ebit di 51 milioni di euro. 

Il futuro di Ducati dipende ovviamente da chi vincerà questa corsa a tre. Se ad aggiudicarsela sarà Harley Davidson, il matrimonio creerebbe un gruppo da oltre 2,5 miliardi di fatturato, con una linea di prodotti complementare già molto forti negli States,primo mercato per moto vendute per Ducati. La casa di Milwaukee ha infatti dichiarato di voler prendere in considerazione possibili acquisizioni con l’obiettivo di variare il proprio target di clientela. Harley Davidson potrebbe aiutare Ducati ad implementare anche il campo dell’abbigliamento. 

Il futuro sarebbe molto interessante anche se il sodalizio dovesse essere con Ktm, azienda quotata sulla borsa svizzera. Il fatturato complessivo sarebbe superiore ai 2 miliardi di euro. Un limite è però rappresentato dall’offerta commerciale delle due case, che molto spesso si sovrappone. Soprattutto per i prodotti di alta gamma, Ducati e Ktm offrono moto sostanzialmente alternative, e ciò richiederebbe, in caso di acquisizione, un’accurata politica commerciale. 

L’ultimo scenario da descrivere è quello relativo alla possibile acquisizione di Ducati da parte di Bombardier Recreational Products (Brp). Stiamo parlando di un vero è proprio colosso attivo nella produzione di differenti tipologie di veicoli. La società canadese fattura ben 4,2 miliardi di dollari annui ed è presente in più di 100 mercati. Proprietaria del marchio motociclistico Can-Am, specializzato nell’offroad a tre o quattro ruote, è però assente nell’ambito delle due ruote. Ecco che l’acquisizione di Ducati amplierebbe la gamma di prodotti offerti a livelli massimi.  

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