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Dropbox sbarca sul Nasdaq: D-day per la grande Ipo Hi-Tech

Sul mercato sono state collocate 36 milioni di azioni con una domanda superiore 25 all’offerta. Il prezzo è stato così fissato a 21 dollari per azione, oltre la forchetta iniziale – La più grande quotazione tecnologica dopo quella di Snap nel 2017 affronta ora la prova della Borsa

Dropbox sbarca sul Nasdaq:  D-day per la grande Ipo Hi-Tech

Il grande giorno di Dropbox arriva in un momento non proprio propizio per le borse globali. La società di storage cloud si quoterà oggi sul Nasdaq, proprio mentre il listino tecnologico Usa è alle prese con lo scandalo Facebook e con le ripercussioni della guerra dei dazi tra Cina e Usa che stanno pesantemente condizionando il suo andamento e quello di tutti gli indici di Wall Street.

Dropbox potrebbe però contribuire a sparigliare le carte: la sua è la più grande Ipo tecnologica dopo quella di Snap del 2017 e una delle quotazioni più attese del 2018. Secondo la Cnbc, il prezzo di partenza sarà pari a 21 dollari per azione, al di sopra di quello fissato dal gruppo, compreso quest’ultimo tra i 18 e i 20 dollari per azione e comunque sopra alla stima iniziale fatta dalla società di San Francisco.

Sul mercato finiranno 36 milioni di azioni, tutte già vendute dato che la domanda è 25 volte superiore alla disponibilità. Da sottolineare che la presentazione della società tra gli investitori istituzionali ha raccolto un enorme successo. Non solo, nella prima fase della sua Ipo, Dropbox ha già raccolto 750 milioni di dollari.

Gli occhi degli investitori oggi saranno tutti puntati sul colosso di storage cloud. Dalla sua prestazione, il mercato aspetta anche di comprendere qualcosa in più sui cosiddetti “unicorni”, vale a dire sulle startup con un valore superiore a 1 miliardo di dollari.

Di miliardi Dropbox ne vale addirittura 10 e lo scorso hanno ha toccato quota 1 miliardo di dollari di ricavi, conquistando 500 milioni di utenti. Il gruppo ha inoltre registrato una perdita di 111,7 milioni di dollari, inferiore rispetto a quella segnata nel 2016, pari a 210,2 milioni di dollari.

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