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Draghi risveglia i mercati: scintille di Borse e Btp, spread sotto quota 100

Il possibile rafforzamento del Qe il 3 dicembre sveglia i mercati – Festeggia anche l’Asia e il dollaro non ferma i big Usa – Volano le tlc europee mentre i tassi bassi spingono le utilities: Enel fa cassa a Praga – Le Generali risalgono a 17 euro – Continua la corsa della Ferrari e il lusso rialza la testa

Draghi risveglia i mercati: scintille di Borse e Btp, spread sotto quota 100

Draghi ha detto quello che gli investitori volevano sentirsi dire: nella riunione del 3 dicembre la Bce riesaminerà il programma degli acquisti di titoli previsti dal Quantitative Easing e metterà in cantiere altre misure espansive nell’obiettivo di riportare l’inflazione verso il livello auspicato dalla Bce, e cioè poco sotto il 2%, assai lontano dagli ultimi dati di settembre (-0,1% su base annua). Gli investitori puntano così su un rafforzamento e un allungamento del programma di acquisto di bond. Lo stesso Draghi, al solito chiaro ed esplicito quando la situazione lo richiede (al contrario della Fed), ha detto che il Qe andrà avanti fino al raggiungimento degli obiettivi, quindi oltre il settembre 2016. 

Le prime a festeggiare sono state naturalmente le Borse europee. A Milano l’indice FtseMib è salito dell’1,6%, Parigi ha guadagnato il 2,2%, Francoforte +2,3%, Madrid +1,8%. L’andamento dei futures segnala forti rialzi per l’apertura di stamani.

La scossa del presidente della Bce non si è fermata in Europa ma ha investito tutti i mercati ad ogni latitudine. Festeggiano stamane le Borse asiatiche: Tokyo sale del 2,2%, Hong Kong +1,1%, Seul +1,3%.

IL DOLLARO NON FERMA I BIG USA: ALPHABET, MICROSOFT ED AMAZON IN VOLO

Grande seduta anche per Wall Street: l’indice S&P è salito dell’1,7%, Dow Jones e Nasdaq +1,7. Ma a dar tono al listino Usa sono stati anche i risultati di alcuni Big. La corsa agli acquisti ha preso velocità nel dopo Borsa. Alphabet (ex Google) schizza su del 9,6% sull’onda dell’annuncio di un buy back. Segue a ruota Microsoft (+7,2%). Fa ancor meglio Amazon (+10,6%) dopo l’annuncio di dati spettacolari. Il primato spetta però a e Bay (+13,6%). La old economy si difende grazie a Mc Donald’s (+8,1%).

LO SPREAD TORNA SOTTO QUOTA 100

Ancor più rilevanti gli effetti sulle valute e sui mercati obbligazionari. L’euro è in netto calo nei confronti del dollaro a 1,115, da 1,133 della chiusura precedente. In Asia la moneta comune è scesa fino a 1,1072. Lo yen arretra sulla valuta Usa a 120,71. 

In forte discesa i rendimenti dei titoli di Stato. Il tasso del Bund tedesco a 10 anni è allo 0,50%, da 0,56% di ieri. Ma il vero rally è stato quello dei Btp. Il decennale è sceso di 13 punti all’1,47% da 1,60% di ieri. E così lo spread è sceso sotto i 100 punti a quota 97, minimo dal 17 marzo scorso. 

A moltiplicare l’effetto delle parole di Draghi è la sensazione che tutte le banche possano rivedere le loro strategie all’insegna di nuovi stimoli. Di sicuro non si profila un aumento dei tassi Usa in occasione della prossima riunione della Fed. Tra sette giorni il vertice della Bank of Japan potrebbe accodarsi alle scelte della Bce facendo cadere i dubbi delle ultime settimane.

TLC EUROPEE SUPERSTAR: TELECOM ITALIA +5,1% MIGLIOR BLUE CHIP

Il rally europeo è stato guidato dalle tlc: lo Stoxx del settore, con un rialzo dell’1,5%, è stato il migliore della giornata. Anche Telecom Italia Telecom Italia si aggiudica il titolo di miglior blue chip di Piazza Affari con un guadagno del 5,1%, il più ampio su base giornaliera da fine agosto, che porta la quotazione a 1,0850 euro.

La spinta, cominciata ancor prima delle parole del presidente della Bce, è venuta dagli ottimi risultati di Orange (+8%), l’ex monopolista francese che ha chiuso il terzo trimestre con vendite ed Ebitda in rialzo per la prima volta dal 2009, e dalla prospettiva di una ripresa degli M&A in Europa: Deutsche Telekom (+3,8%) sta considerando la cessione di T-Mobile Netherlands con l’obiettivo di ridurre il debito e fare cassa per acquistare le licenze wireless in Usa. Completa la festa del settore Telefonica (+5,4%).

I TASSI BASSI SPINGONO LE UTIITIES. ENEL FA CASSA A PRAGA

In grande evidenza le utilities, il settore più sensibile al calo del costo del denaro. Salgono Enel Green Power (+2,1%) e Snam (+2,1%). Fa ancor meglio Enel (+2,7%) in rialzo dopo un avvio debole. Secondo Reuters è stato raggiunto un accordo per vendere la quota posseduta nel gruppo elettrico slovacco Slovenske Elektrarne a Eph, che fa capo a Daniel Kretinsky, un avvocato d’affari noto per aver acquistato lo Sparta Praga, una delle società di calcio più popolari della Repubblica Ceca.

BALZO DI GENERALI. SOFFRE SOLO BPM

L’onda Draghi ha spinto al rialzo anche i titoli finanziari. Spicca il balzo di Generali (+3,8%) contro un aumento dell’indice di settore europeo del 2,6%. Grazie al recupero di ieri il Leone di Trieste risale a 17 euro, ai livelli di inizio 2015. Bene anche Azimut (+4%). Fra le banche, Unicredit è salita dell’1,6%, Intesa +0,56%. Meglio Montepaschi (+3,3%) e Ubi (+2,3%). Fa eccezione Banca Popolare Milano (-3,63%) dopo una seduta in rosso ancor più profondo: non piace agli operatori la prospettiva si un merger con Carige. 

CONTINUA LA CORSA DI FERRARI. BENE ANCHE STM

Continua a Wall Street il GP di Ferrari: dopo il +5,8% del debutto ieri la Rossa ha guadagnato un altro 3,45% a 56,9 dollari. Fiat Chrysler (+1,3%) ha recuperato solo una parte della perdita del 5% della vigilia. Meglio Exor (+2,3%). Cnh Industrial è salita del 3,6%. Tra i titoli industriali brilla Stm (+3,1%) galvanizzata dai risultati di Texas Instruments, in rialzo del 10% a Wall Street. Bene anche Prysmian (+2,2%) e Finmeccanica (+1,7%).

IL LUSSO RIALZA LA TESTA

Riscossa di Luxottica (+4,7%) e di Moncler (+3,3%). Ferragamo guadagna il 2,6%. Positivi anche i petroliferi: Eni sale dell’1,6%, Tenaris +2,2%.

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