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Draghi: “La disoccupazione giovanile è lo spreco più grave”

Secondo il numero uno della Bce l’attuale livello dei senza lavoro “è contro ogni nozione di equità e diminuisce la crescita per gli anni a venire” – I tassi “resteranno bassi a lungo” – Un gruppo di studenti lo contesta

Draghi: “La disoccupazione giovanile è lo spreco più grave”

“L’attuale, inaccettabile livello della disoccupazione (il 23% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni non ha un lavoro) è contro ogni nozione di equità, è la più grande forma di spreco di risorse, è causa di deterioramento del capitale umano, incide sulle potenzialità delle economie diminuendone la crescita per gli anni a venire”. A lanciare l’allarme è il presidente della Bce, Mario Draghi nel corso di un intervento a un convegno in memoria di Federico Caffè organizzato dall’Università Roma Tre.

Il numero uno dell’Eurotower ha pronunciato un discorso ad ampio raggio ed è stato contestato da un centinaio di studenti che hanno contestato la sua presenza al convegno. Ne sono nati momenti di tensione con la polizia. 

Parlando delle riforme, Draghi ha nuovamente lanciato un appello ai governi dei Paesi europei che da tempo hanno inserito misure di rinnovamento nelle loro agende ma “la riflessione faccia ora posto all’azione”.

Senza riforme strutturali, “una politica monetaria espansiva non basta”, ha proseguito il presidente della Bce. Le azioni “di politica monetaria” messe in campo dalla Bce, sono “accompagnate dalla previsione di mantenere i tassi di interesse al livello attuale per un lungo periodo di tempo e di continuare nell’espansione del bilancio Bce. Se tutto ciò non dovesse bastare, vi è l’impegno del Consiglio dei Governatori di intraprendere ulteriori azioni di politica monetaria non convenzionali nel caso in cui le aspettative di inflazione di medio termine dovessero peggiorare o nel caso in cui le misure già decise dovessero rivelarsi in tal senso insufficienti”. 

Quanto all’attività dell’Eurotower, Draghi ha ribadito ancora una volta che con le misure già prese “il bilancio Bce si espanderà verso il livello di marzo 2012 e che le attese di medio termine di inflazione torneranno vicine ai livelli obiettivo (inferiore ma vicino al 2%, ndr)”. 

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