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Draghi: “Il Green Pass sarà esteso. Per l’economia la sfida parte ora”

Il premier, affiancato da 4 ministri, chiarisce che il governo andrà avanti sulla certificazione verde: “L’estensione è certa, cabina di regina su chi e quando. Possibile l’obbligo vaccinale”. Target dell’80% di vaccinati entro fine settembre. Afganistan: impegno massimo sul fronte umanitario.

Draghi: “Il Green Pass sarà esteso. Per l’economia la sfida parte ora”

La vera sfida per l’economia comincia adesso, mentre l’obbligo vaccinale e la somministrazione della terza dose di vaccino sono due ipotesi concrete. L’estensione del Green Pass? La direzione del Governo è quella. Questo il sunto di quanto detto dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa convocata presso la Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio per fare il punto sulle mosse di Palazzo Chigi e per fornire aggiornamenti su vaccini, scuola, economia e politica estera. Presenti anche i ministri Maria Stella Gelmini, Patrizio Bianchi, Roberto Speranza ed Enrico Giovannini. 

VACCINI E SCUOLA 

“Ribadisco l’invito a vaccinarsi ed esprimo piena solidarietà a tutti coloro che sono stati oggetto di violenza da parte dei No Vax, una violenza particolarmente odiosa e vigliacca perché fatta nei confronti di chi fa informazione e di chi è in prima linea a combattere la pandemia”. Queste le parole con cui Draghi ha aperto la conferenza stampa.

“La campagna procede spedita, verso la fine di settembre sarà vaccinata l’80% della popolazione, già oggi siamo al 70% completamente vaccinato”, ha detto il presidente del consiglio, sottolineando inoltre la forte adesione dei giovani tra i 16 e i 19 anni. “La campagna vaccinale – ha detto – è stata abbracciata con grande entusiasmo dai giovani, l’adesione massiccia e la copertura estesa a livello nazionale ci permette di affrontare con una certa tranquillità e con minore incertezza dell’anno scorso l’apertura delle scuole”, ha detto Draghi a 11 giorni dal suono della prima campanella. “La scuola in presenza è sempre stata una priorità”, ha concluso, puntualizzando che il 91,5% degli insegnanti ha ricevuto almeno una dose di vaccino.

Rispondendo a due domande sulla possibilità di arrivare all’obbligo vaccinale o alla somministrazione della terza dose di vaccino, il Premier ha replicato secco: “Sì a entrambe le domande”. 

GREEN PASS

Dai vaccini si arriva direttamente al green pass. All’indomani delle proteste flop nelle piazze italiane, il Premier ha parlato della certificazione verde, affermando che l’applicazione del green pass “mi pare stia andando bene. Sui trasporti ci saranno sempre dei casi di foto di mezzi pieni, ma in generale la preparazione è stata ben fatta”.  “Il punto – ha continuato Draghi rispondendo alle domande dei giornalisti – non è se il green pass sarà esteso, ma quando e a chi sarà esteso”. Le modalità, i tempi e i settori interessati, ha annunciato il Presidente del Consiglio, saranno decisi da una cabina di regia, “ma la direzione è quella di estenderlo”, ha ribadito. 

In riferimento alla posizione della Lega, che in commissione alla Camera ha votato contro l’obbligo del Green Pass, il Premier ha detto di auspicare “una maggiore convergenza” nella maggioranza. 

ECONOMIA E RIFORME

Un commento anche sulla crescita italiana: “Come sapete – ha detto Draghi – l’economia continua a crescere anche molto più delle aspettative, basta vedere le cifre previste dal Mef a marzo, questo ci dà incoraggiamento e anche il mercato del lavoro va bene”. Nel mercato del lavoro “ci sono anche situazioni riprovevoli e anche lì si dovrà intervenire caso per caso ma generalmente la situazione è favorevole”.

Draghi però non si nasconde e chiarisce che la partita vera comincia adesso. “Non credo valga la pena compiacersi troppo di queste cifre” di crescita dell’economia, “sono alte, ma è anche vero che siamo caduti in una maniera che non si vedeva da decenni, in Italia nel 2020: è in parte un grande rimbalzo che sta accadendo in tutti i Paesi. La vera sfida sarà riuscire a mantenere il tasso di crescita considerevolmente più elevato di quanto fosse prima della pandemia, è lì che si vede la capacità dell’economia italiana di diventare strutturalmente più solida. Intanto vediamo buone notizie”.

Dall’analisi ai calendari: “Nelle prossime settimane c’è un’agenda fitta. Verranno presentate le riforme del fisco e della concorrenza. Affronteremo il tema delle politiche attive del lavoro. Il governo deve avere una visione industriale che permetta di riallocare ed addestrare i lavoratori. È prevedibile che molti settori dovranno risttrutturarsi”, ha detto, evidenziando che nel mercato del lavoro “ci sono situazioni riprovevoli che il governo deve valutare e intervenire caso per caso, ma la situazione è complessivamente favorevole”.

AFGHANISTAN 

A poche ore dall’incontro con il Presidente francese Emmanuel Macron, in programma per questa sera a Marsiglia, Draghi ha parlato anche della crisi afghana: “sull’Afghanistan ci sono moltissime riflessioni che si devono fare. Oggi occorre concentrare l’attenzione sull’immediato futuro: dobbiamo impegnarci al massimo, aiutare gli afghani. Ringrazio il comparto difesa-esteri per la straordinaria opera di evacuazione. Siamo riusciti a portare fuori 5mila afghani che ci hanno aiutato e a cui è stata immediatamente data la condizione di rifugiato”. Rispondendo alle domande di un giornalista che aveva di “inconcludenza dell’Europa”, Draghi ha detto: “Perché c’è qualcuno che è stato concludente sull’Afghanistan? L’Ue indubbiamente è stata abbastanza assente, su certi piani perchè non organizzata. C’è molto da fare” in un periodo in cui si “ripensano tutte le relazioni internazionali”, ha detto il Premier. “Io non credo all’abbandono e isolazionismo”, ha aggiunto, rassicurando sul fatto che il G20 “si farà”. 

NO AL QUIRINALE

Riguardo al dibattito sul Colle che a più riprese lo chiama in causa, Draghi sembra aver chiuso la porta al possibile passaggio da Palazzo Chigi al Qurinale: “Trovo un po’ offensivo pensare al Quirinale come altra possibilità, anche nei confronti del presidente della Repubblica”. 

LE PAROLE DEI MINISTRI

“La situazione epidemiologica nel Paese è in questo momento stabile – ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza – Ad agosto si sono tenute limitazioni molto leggere rispetto ai mesi precedenti e ciò significa che la campagna di vaccinazione è la vera arma che abbiamo e abbiamo superato il 70% della popolazione vaccinabile che ha completato il ciclo e entro la fine di settembre raggiungeremo l’80% che è un risultato alla nostra portata”. 

Il giorno dopo la riapertura delle scuole, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, si dice soddisfatto del lavoro svolto nel corso degli ultimi mesi e dice: “Dove ci sono classi di vaccinati si possono togliere la mascherina e si può tornare a sorridere”. “Le regole” a scuola – ha sottolineato – “sono quelle del Cts: mascherina, distanziamento e regole di igiene fondamentale”.

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