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Dividendi bancari: il Dg di Bankitalia, Signorini, raccomanda “molta prudenza” ma No a stop generalizzati

La Banca d’Italia tiene d’occhio l’evolversi della situazione economica e finanziaria anche ai fini della politica dei dividendi bancari: il Dg Signorini raccomanda “molta prudenza” anche se esclude per ora misure generalizzate

Dividendi bancari: il Dg di Bankitalia, Signorini, raccomanda “molta prudenza” ma No a stop generalizzati

La Banca d’Italia raccomanda alle banche italiane “molta prudenza” sui dividendi. Il Direttore generale di Via Nazionale, Luigi Federico Signorini, ha scelto il Congresso di Cagliari delle Fondazioni bancarie per lanciare un chiaro avvertimento. E non è un caso che abbia scelto proprio la platea delle Fondazioni per parlarne. Per due ragioni: in primo luogo perchè le Fondazioni, in virtù delle loro cospicue partecipazioni bancarie, sono tra i maggiori percettori di dividendi, grazie ai quali finanziano la loro attività di erogazione di sostegni alle aree più deboli del Paese; in secondo luogo perchè ieri, proprio le Fondazioni, annusando l’aria che tira, avevano messo le mani avanti, sostenendo che se si dovesse ripetere lo stop delle cedole come avvenne per la pandemia, loro si sono attivate per far fronte alla situazione e non interrompere le erogazioni.

Bankitalia: attenzione ai dividendi ma non a misure generalizzate

Ai dividendi Signorini ha dedicato la parte finale del suo intervento a Cagliari. Ecco le sue parole: “Il contesto globale suggerisce molta prudenza: occorre dunque mantenere elevata l’attenzione sia degli intermediari, sia delle autorità di vigilanza su elementi quali la corretta classificazione contabile e prudenziale., le politiche di accantonamento e quelle di distribuzione”. Poi però Signorini ha in parte rassicurato l’uditorio dicendo che “non è per il momento necessario ricorrere di nuovo a misure generalizzate da parte di supervisori e regolatori, come quelle che furono messe in campo dopo lo scoppio della pandemia” con il temporaneo stop e poi lo scaglionamento delle cedole.

“Per quanto siano state a suo tempo utili – ha precisato Signorini -, oggi esse introdurrebbero elementi di opacità nei bilanci bancari, in un momento in cui la massima trasparenza può invece contribuire alla riduzione dell’incertezza. Le autorità di vigilanza valuteranno comunque l’evolversi delle condizioni economiche e finanziarie e rimangono pronte ad intervenire se la situazione lo richiederà”

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