Condividi

Distretti Industriali: l’export cresce del 15%, superati i 110 miliardi di euro, i dati di Intesa Sanpaolo per il 2022

I dati di Intesa Sanpaolo registrano una netta ripresa e un ritorno ai valori pre-pandemici. Stati Uniti, Germania e Francia i mercati principali

Distretti Industriali: l’export cresce del 15%, superati i 110 miliardi di euro, i dati di Intesa Sanpaolo per il 2022

Intesa Sanpaolo ha pubblicato i dati emersi dal monitor nazionale dei distretti industriali a cura della Direzione Studi e Ricerche del Gruppo bancario.

L’export dei distretti industriali registra un aumento del 14% nel terzo trimestre del 2022. In generale nei primi nove mesi dell’anno le esportazioni sono salite del 15,9% raggiungendo la somma di 113,4 miliardi di euro (+19,6% rispetto agli stessi mesi del 2019 quando la soglia fu poco meno di 95 miliardi di euro). I risultati sono frutto anche del rialzo dei prezzi alla produzione dei prodotti manifatturieri venduti all’estero (+12,4% tra gennaio e settembre 2022-2021 e +16% tra gennaio e settembre 2022-2019).

I mercati in cui l’export ha registrato la crescita maggiore in valore sono stati gli Stati Uniti (+3,4 miliardi di euro), la Germania (+2,9 miliardi) e la Francia (+2,5 miliardi).

Distretti industriali: ritorno ai livelli pre-pandemici

Le aree industriali hanno mostrato la loro grande competitività battendo la concorrenza tedesca. Le esportazioni della Germania hanno registrato un aumento del 10,8% rispetto al 2021 (+15,9%) e del +15% rispetto al periodo del 2019 (+19,6%). Tutte le filiere distrettuali hanno superato i livelli pre-pandemici: sui 158 distretti monitorati, 138 sono oltre i livelli dei primi nove mesi del 2019 e 128 distretti si collocano oltre i valori dello stesso periodo del 2021. Il settore con il picco maggiore è stato quello della metallurgia +75,7% in più rispetto al 2019. Altri settori con un aumento tra il 30% e il 40% sono stati registrati nei distretti specializzati in Altri intermedi (37%), Elettrodomestici (+33,1%) e Alimentari e Bevande (+31,4%). Leggermente al di sotto si registrano i risultati dei distretti specializzati in Prodotti e materiali da costruzione e Mobile, in progresso rispettivamente del 29,9% e del 28,5%.

Negli altri distretti i valori sono stati più contenuti con un +10,3% per la meccanica e +10,8% per i beni di consumo del sistema moda. Buone indicazioni vengono dai produttori di beni intermedi della moda che, grazie a un ottimo terzo trimestre (+15% rispetto allo stesso periodo del 2019), sono riusciti a chiudere il gap rispetto ai livelli pre-crisi (+2,5%). A livello territoriale sono positive tutte le macro-aree. Tra le aree delle regioni con i risultati migliori troviamo la Lombardia nel Nord-Ovest (+20%), il Friuli-Venezia Giulia nel Nord-Est (+20,2%), l’Umbria nel Centro (+16,8%), la Campania nel Mezzogiorno (+23,1%).

I migliori distretti per aumento di export

Tra i migliori distretti per aumento dell’export (in valore) rispetto ai primi nove mesi 2019 vi sono:

  • la filiera Metalmeccanica con i Metalli di Brescia
  • la Meccatronica di Reggio Emilia
  • la Metalmeccanica di Lecco
  • la Termomeccanica di Padova
  • il Sistema Moda con l’Oreficeria di Arezzo e di Vicenza
  • l’Occhialeria di Belluno
  • la Pelletteria e le calzature di Firenze
  • il Tessile e abbigliamento di Prato
  • la Calzatura sportiva e sportsystem di Montebelluna
  • l’Abbigliamento di Empoli
  • l’Abbigliamento-tessile gallaratese
  • il Sistema casa con le Piastrelle di Sassuolo
  • i Rubinetti, le valvole e il pentolame di Lumezzane
  • il Mobile e pannelli di Pordenone
  • il Legno e arredo della Brianza

Nel settore agro-alimentare i migliori risultati si sono registrati da:

  • alimentare di Parma
  • dalle Conserve di Nocera
  • dal Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene
  • dal Lattiero-caseario della Lombardia sud-orientale
  • alimentare napoletano
  • dall’Ortofrutta del barese
  • dall’Olio toscano

Stati Uniti, Germania e Francia sono i mercati principali dell’export ma un buon contribuito è venuto anche da alcuni mercati lontani come la Corea, gli Emirati Arabi Uniti e il Messico. Un significativo calo è avvenuto in Russia, Ucraina e Bielorussia.

Le previsioni per i mesi autunnali sono positive con i distretti che dovrebbero aver mantenuto un buon ritmo di crescita. Per il 2023 si prospetta un iniziale rallentamento di vendite estere distrettuali in un quadro di domanda mondiale meno favorevole.

Commenta