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Dieta mediterranea, origini e virtù

Il testo greco di Galeno di Pergamo, “Le proprietà degli alimenti”, scritto nel II secolo d.C., è un documento unico nella storia della alimentazione in grado di fornirci molte informazioni.

Dieta mediterranea, origini e virtù

Duemila anni prima che Ancel Keys coniasse il termine di Dieta Mediterranea, Galeno di Pergamo aveva già previsto gli effetti di una sana alimentazione sul corpo umano studiando gli effetti del cibo sull’apparato digerente. Se ne parla su First&Food, il sito di FIRSTonline dedicato al mondo dell’enogastronomia. Galeno era un medico (allievo indiretto di Asclepiade il Giovane) e filosofo al tempo stesso: l’imperatore Marco Aurelio lo considerava un filosofo professionale che praticava la medicina come attività marginale. “Primo fra i medici”, ma “unico fra i filosofi”. In realtà per Galeno autore di uno scritto “Il miglior medico è anche filosofo”, non si può essere un buon medico, se non si conoscono logica, fisica ed etica, cioè l’insieme “dell’autentica filosofia” (che secondo Galeno è contenuta soprattutto nella tradizione platonico-aristotelica, ma anche in quella stoica).

Il testo greco di Galeno “Le proprietà degli alimenti” scritto nel II secolo d.C. è un documento unico nella storia della alimentazione in grado di fornirci molte informazioni sugli ingredienti disponibili sulla tavola del popolo romano all’epoca. Nel testo si ritrovano tutti gli elementi della dieta mediterranea attuale, con una netta preferenza verso cereali e legumi, verdure e frutta, sia fresca che secca (pinoli, noci), pesce (triglie e cefali). Dei tre libri solo uno si rivolge agli alimenti di origine animale, di cui non trascura il cosiddetto quinto quarto nel pieno rispetto dello spreco alimentare. In particolare nei primi due libri si ritrovano descritti ben 122 alimenti di origine vegetale, nel terzo libro poca attenzione viene dedicata alle carni, rispetto ai frutti di mare e al pesce.

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