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Diario del terremoto, Gambuzzi (Ingegneri Modena): fermi anche i capannoni indenni

DIARIO FUORI DAL CORO – I capannoni che non hanno subito danni, ma che sono stati costruiti prima del 2008 e si trovano nei comuni colpiti dal sisma, “non possono lavorare” – Parola di Augusto Gambuzzi, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Modena.

Diario del terremoto, Gambuzzi (Ingegneri Modena): fermi anche i capannoni indenni

I capannoni che non hanno subito danni, ma che sono stati costruiti prima del 2008 e si trovano nei comuni colpiti dal sisma, “non possono lavorare”. Parola di Augusto Gambuzzi, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Modena, che in questi giorni sta valutando la stesura di un mansionario e dei relativi prezzi, per sopralluoghi, valutazioni e soprattutto rilascio di certificati di agibilità. Un lavoro condotto in accordo con gli ordini delle altre province emiliane.   

Ingegnere alcune aziende delle aree terremotate vi accusano di non volervi assumere responsabilità, come rispondete?

Noi siamo abituati ad assumerci le nostre responsabilità, ma il legislatore ha alzato l’asticella e le imprese devono tenerne conto. Dopo il 29 maggio tutto è cambiato. Anche i certificati di agibilità temporanea possono essere rilasciati solo a condizione che un capannone, costruito prima del 2008, rispetti alcune caratteristiche. So che è dura da accettare, ma una messa a norma, anche temporanea, richiederà mesi, a meno che non si intervenga dall’alto e si modifichino le disposizioni. Oggi la sicurezza deve rispondere a queste caratteristiche.   

Questo significa che un’impresa che non ha avuto danno strutturali, ma è stata costruita prima del 2008, deve fermarsi?

Si, non può lavorare fin tanto che la situazione non è messa norma e non sono gli ingegneri che possono assumersi la responsabilità del contrario. Anche noi abbiamo mosso obiezioni a questa situazione, ma in Regione rispondono che sono lavori rapidi, che si possono fare in fretta. Purtroppo non è così. Per edifici di modesta superficie potrebbe bastare una settimana, ma per i grandi capannoni ci vorranno mesi. Fra sei mesi vedremo chi aveva ragione, ma sarà troppo tardi.   

Le vostre prestazioni in questo periodo sono molto richieste anche in casa, per verificare crepe e dare consigli. Quali sono le vostre tariffe?

Le nostre tariffe non ci sono più, perché sono state abolite. Purtroppo la nostra prestazione intellettuale è stata equiparata a una prestazione commerciale. La differenza è che noi facciamo gli interessi della collettività e per questo il nostro onorario andrebbe tutelato. Il tariffario minimo era una garanzia per i cittadini invece è stato ritenuto un danno, così oggi ognuno fa quello che vuole. Posso dire che noi abbiamo dato indicazioni di fare gratuitamente i sopralluoghi e che il senso di responsabilità ha prevalso. Diverso è il caso in cui un professionista debba rilasciare una certificazione di agibilità, debba mettere nero su bianco qualcosa. Allora certamente presenterà il suo onorario.   

In questo caso qual è il costo medio?

Non c’è un costo medio, ma a breve faremo una riunione di tutti gli ordini emiliani per stabilire un mansionario per l’antisismica e relativi prezzi.

Si potrà quindi fare riferimento a delle tariffe, per non pagare troppo?

Non son tariffe, non possiamo chiamarle così. E’ un mansionario con dei prezzi indicativi, che renderemo pubblico. Per altre prestazioni oggi non posso che consigliare ai privati, che non hanno un tecnico di fiducia, di sentire più professionisti e di farsi fare più preventivi.

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