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Delrio: “Aboliremo le Province, ma rimangono problemi di modalità e accorpamenti”

Il ministro ha poi garantito che entro la fine dell’anno il Governo metterà in campo nuove misure per allentare il patto di stabilità interno – L’obiettivo è “aumentare la capacità di manovra degli enti locali, in particolare dei piccoli Comuni. I tagli hanno provocato una pesante contrazione degli investimenti”.

Delrio: “Aboliremo le Province, ma rimangono problemi di modalità e accorpamenti”

“Il Governo intende abolire le Province, ma questo non risolve il problema delle funzioni di area vasta. Resta il problema delle modalità elettive e degli accorpamenti delle funzioni”. Lo ha detto il ministro degli Affari Regionali, Graziano Delrio, davanti alla commissione per gli Affari costituzionali del Senato.  

“Confido in un lavoro congiunto per una migliore organizzazione del livello provinciale – ha proseguito Delrio –. Il Governo intende eliminare il livello intermedio, superando l’incertezza che si è creata in quest’ultimo anno e mezzo. Confido che si possa in tempi rapidi arrivare a una nuova organizzazione del livello provinciale, che consenta di mettere al centro i Comuni e le Regioni, oltre a un considerevole risparmio dei costi, non solo per l’abolizione in sé, ma anche per le sinergie tra i diversi livelli di Governo”.

Il ministro ha garantito che entro la fine dell’anno il Governo metterà in campo nuove misure per allentare il patto di stabilità interno. L’obiettivo è “aumentare la capacità di manovra degli enti locali, in particolare dei piccoli Comuni. I tagli hanno provocato una pesante contrazione degli investimenti”. 

Un primo passo in questa direzione è stato compiuto “con l’accordo raggiunto con Regioni ed enti locali sul decreto sui pagamenti della Pubblica Amministrazione, capace di garantire una riduzione del 50% degli effetti negativi del patto di stabilità sui piccoli Comuni. Il Governo – ha concluso Delrio – si impegna a revisionare queste regole del patto, in particolare sulla messa in sicurezza del territorio e dell’edilizia scolastica”.

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