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Def prenota il tesoretto. Intesa su tagli ai Comuni

La risoluzione al Def che Camera e Senato approveranno oggi pomeriggio impegna il Governo ad accantonare le risorse già stanziate per coprire l’uso del “tesoretto” fino all’assestamento di bilancio in autunno. Prevista anche la proroga degli sgravi per i neoassunti. Intesa tra i sindaci sulla ripartizione dei tagli: Roma, Firenze, Napoli risparmiano 27 mili

Def prenota il tesoretto. Intesa su tagli ai Comuni

Il Governo prenota il “tesoretto” per l’autunno. Lo stabilisce la risoluzione sul Def che Camera e Senato voteranno oggi pomeriggio. Per coprire l’uso del ‘tesoretto’ saranno ‘congelate’le risorse già stanziate in bilancio, “in attesa di registrare” in autunno, con l’assestamento di bilancio, tale margine (da 1,6 miliardi). E’ quanto si impegna a fare il Governo nella risoluzione sul Def, che prevede “prudenzialmente l’accantonamento” di queste risorse.

 Nella bozza della risoluzione di maggioranza non si specifica ancora in quale direzione vada impiegato il ‘tesoretto’, ma si impegna il Governo “a conseguire i saldi di finanza pubblica nei termini indicati nel quadro programmatico” del Def, “in particolare a realizzare un rapporto tra deficit e prodotto interno lordo pari al 2,6 per cento nel 2015” e “utilizzando nel 2015 lo spazio di manovra rispetto all’andamento tendenziale dei conti pubblici per rafforzare l’implementazione delle riforme strutturali già avviate, nel limite dell’obiettivo programmatico indicato, e disponendo, prudenzialmente e in attesa di registrare tale margine con la presentazione del disegno di legge di assestamento, l’accantonamento di corrispondenti risorse nel bilancio dello Stato“.

Tra le altre misure, si sottolinea l’indicazione di valutare se proseguire con gli sgravi contributivi per i neoassunti anche dopo il 2015 “eventualmente modificando l’entità del beneficio e l’area di applicazione” e di “rifinanziare” la detassazione degli incentivi per la produttività. Ancora, “favorire misure per lo smaltimento dei crediti deteriorati che gravano sui bilanci delle banche italiane e rendono più costosa e difficile la trasmissione all’economia reale della liquidità monetaria creata dagli acquisti della Bce” con il Quantitative easing.

Sul fronte dei Comuni, tutti i sindaci delle città metropolitane hanno intanto trovato un accordo per ripartire diversamente tra loro il taglio previsto dalla legge di Stabilità dello scorso anno. La diversa ripartizione del taglio tra tutte le città prevede di ridurre complessivamente di 27 milioni di euro l’impatto dei risparmi chiesti a Roma, Firenze e Napoli che però andranno a pesare su altri comuni. “I sindaci stanno dando una grande prova di solidarietà, ci aspettiamo un comportamento analogo da parte del governo”, ha spiegato Piero Fassino, presidente dell’Anci. La scorsa settimana l’esecutivo aveva respinto le proposte dell’Associazione dei Comuni sulle città metropolitane perché non erano state condivise da tutti i sindaci. “Le riserve di alcune amministrazioni sono state superate”, sottolinea il presidente Fassino.

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