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Decreto sviluppo, partono gli emendamenti

Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera, che esaminano il provvedimento, hanno fissato per il 6 giugno, alle 16, il termine per presentare le proposte emendative. Nei gruppi il dibattito si anima.

Decreto sviluppo, partono gli emendamenti

Il capogruppo Pd in commissione Bilancio, Pier Paolo Baretta, punta il dito sul tema degli appalti: “la riforma del codice degli appalti – dice – non si fa per decreto, ma ha bisogno di una discussione che coinvolga anche le categorie interessate”. Baretta mette a fuoco anche un’altra questione: gli incentivi alle imprese e in particolare il credito di imposta. “Quello sulla ricerca appare clamoroso: si parla del 90%. Ma in realtà è il 90% degli incrementi di spesa fatti dalle imprese in una situazione in cui hanno difficoltà: questa porzione di credito di imposta, dunque, non è sull’investimento ma sull’incremento di investimento in ricerca”.

L’esponente dell’opposizione chiarisce: “se un’azienda aveva investito 100 in ricerca e ora investe 110, il credito di imposta si applica solo su 10, non sull’intero 110″. Baretta insiste: il decreto per lo sviluppo “è così eterogeneo che non escludo che la discussione porti a possibili cambiamenti di cui il Governo dovrà tenere conto. Complessivamente è una dose di aspirina di fronte a una malattia ben più robusta. Bisogna vedere se il governo è disposto a scelte più coraggiose, ma Tremonti – conclude il deputato Pd – ci ha abituati a pacchetti preconfezionati”.

Governo e maggioranza, attraverso il sottosegretario Alberto Giorgetto e il vicepresidente della commissione Bilancio, nonché relatore sul decreto, Giuseppe Marinello (Pdl), hanno mostrato disponibilità al confronto e all’accoglimento di suggerimenti correttivi e integrazioni, purché – ha puntualizzato Giorgetti – i principi non vengano stravolti”. E l’altro relatore, il leghista Maurizio Fugatti, ha lasciato intravvedere alcuni temi “di discussione importante”: i rapporti tra pubblica amminstrazione e piccole e medie imprese, lo snellimento burocratico e fiscale, i rapporti tra l’Agenzia delle entrate e le Pmi, i rapporti con le banche.

Pubblicato in: News

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