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Decadenza Berlusconi: stasera il voto del Senato, il Cavaliere muove la piazza

A partire dalle 17 l’Aula del Senato si esprimerà sulla decadenza di Berlusconi dal Parlamento dopo la condanna per frode fiscale – E’ attesa per oggi a Roma una manifestazione “pacifica” che, a detta di Berlusconi, “sarà solo l’inizio” – Il Pd: “Invocare la piazza contro una sentenza è un punto di rottura con la storia della Repubblica”.

Decadenza Berlusconi: stasera il voto del Senato, il Cavaliere muove la piazza

Il giorno del voto è arrivato. Oggi, a partire dalle 17, l’Aula del Senato si esprimerà sulla decadenza di Silvio Berlusconi dal Parlamento. Un provvedimento che dovrebbe arrivare in applicazione della legge Severino, dopo la condanna definitiva a quattro anni per frode fiscale ricevuta dal Cavaliere nell’ambito del processo Mediaset. La decadenza farà perdere l’immunità parlamentare all’ex premier, che – dopo aver sancito ieri il passaggio di Forza Italia all’opposizione – ha scelto di reagire mobilitando la piazza. 

E’ attesa per oggi a Roma una manifestazione “pacifica” che, a detta di Berlusconi, “sarà solo l’inizio”, perché “i cittadini sono consapevoli di quello che sta avvenendo e sono preoccupati: non lo fanno per difendere me, ma hanno a cuore il futuro del Paese e la nostra libertà”. Il Cavaliere ha parlato anche di “deriva giustizialista”.   

Immediata la reazione del Pd: “Invocare la piazza contro una sentenza emessa da un tribunale rappresenta un punto di rottura con la storia della Repubblica e con il nostro sistema democratico – ha detto il responsabile giustizia del partito Danilo Leva -. È una strategia che mira a produrre tensione logorando il paese e che rende Berlusconi sempre più anti-stato. Di fronte a queste parole le forze politiche democratiche hanno il dovere di reagire costruendo un argine in difesa delle istituzioni. Oramai è chiaro che per sfuggire alla legge è pronto a incendiare l’Italia. Cedere al suo ricatto e alle sue minacce, creerebbe un precedente devastante per la tenuta stessa delle istituzioni democratiche”.

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