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Dazi Usa: Ue verso l’esenzione, nuovi colpi alla Cina

Oggi dovrebbe arrivare l’annuncio dell’esenzione di Ue, Argentina e Australia dai dazi su acciaio e alluminio – Al contempo, Trump si appresta a firmare un provvedimento che impone nuove tariffe sull’import di 100 categorie di prodotti dalla Cina per un valore di almeno 50 miliardi di dollari.

Dazi Usa: Ue verso l’esenzione, nuovi colpi alla Cina

“Ci aspettiamo che l’Unione europea faccia parte nel suo insieme di una lista di aree esentate dai dazi americani su acciaio e alluminio”. Lo ha detto la commissaria al commercio Ue, Cecilia Malmstroem, intervenendo al Parlamento europeo di ritorno da un viaggio negli Stati Uniti.

Malmstroem ha aggiunto che il presidente degli Usa, Donald Turmp, dovrebbe fare un annuncio ufficiale in questo senso oggi pomeriggio. L’annuncio riguarda “possibili esenzioni: noi ci aspettiamo che la Ue sia in questa lista”, ma “non ne siamo sicuri, in fin dei conti è il Presidente che decide”.

A inizio mese Trump ha annunciato dazi del 25% sull’import d’acciaio e del 10% su quello dell’alluminio dalla Cina e da altri grandi produttori. “Questa misura – ha spiegato il presidente – è destinata a durare un bel po’”.

L’entrata in vigore è prevista per domani, ma poche ore fa il rappresentante commerciale degli Stati Uniti, Robert Lighthizer, parlando di fronte ai membri della commissione della Camera Usa, ha confermato che l’amministrazione americana sta discutendo di una potenziale esenzione di Australia, Argentina e Unione Europea. Sono già fuori dal perimetro dei dazi Canada e Messico, partner degli americani nel Nafta.

Intanto, oggi la guerra dei dazi potrebbe entrare in una nuova fase. Alle 12.30 americane (le 17.30 in Italia) Donald Trump dovrebbe firmare un provvedimento che impone dazi sulle importazioni dalla Cina dei prodotti appartenenti a 100 categorie commerciali, dalle calzature all’elettronica di consumo. Il documento conterrebbe anche restrizioni agli investimenti cinesi negli Usa. Secondo quanto riportato dal New York Times, le nuove tariffe avrebbero un valore di almeno 50 miliardi di dollari.

L’annuncio di oggi arriva in seguito a un’indagine promossa dalla Casa Bianca che accusa la Cina di violazioni della proprietà intellettuale e indebite pressioni su trasferimenti di tecnologia ai danni di aziende americane.

Il ministero del Commercio cinese ha fatto sapere che prenderà “tutte le misure necessarie” per difendersi dalle nuove tariffe e che Pechino condanna l’unilateralismo della decisione americana così come il protezionismo che la ispira.

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