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Dalle piastrelle ai pacchi: il gruppo modenese System si prepara a rivoluzionare il packaging

di Maria Teresa Scorzoni – Il gruppo di Fiorano modenese prepara per gli inizi del 2012 una grossa novità per il packaging delle imprese – Quanto alla Borsa, il fondatore e presidente Franco Stefani avverte: “Per ora non ci penso, non è il momento. Però mai dire mai”.

Dalle piastrelle ai pacchi: il gruppo modenese System si prepara a rivoluzionare il packaging

Dalle piastrelle ai pacchi: il gruppo System di Fiorano modenese, leader nella progettazione e fabbricazione di impianti completi per la ceramica, lancerà nel febbraio 2012 “un processo destinato a rivoluzionare gli imballi”.

“Si tratta di una novità – spiega il fondatore e presidente di System, Franco Stefani – che risolverà molti problemi di packaging delle imprese. È un piccolo impianto che funziona con normali fogli di cartone steso, ondulato, bianco, in grado di impacchettare qualsiasi cosa, stampando contestualmente il logo delle aziende e ogni altra dicitura si voglia mettere sull’imballo. È un grande salto di qualità, perché consente di risparmiare spazio e di eliminare un anello della catena produttiva. Oggi gran parte dell’impacchettamento viene fatto fuori dall’impresa, con dispendio di tempo, spazio, energie e denaro. Con questo macchinario si potrà fare tutto in casa, impiegando un solo tecnico che prema un bottone”. È questa l’ennesima novità in casa System che, da 40 anni, sforna brevetti e innovazione, investendo circa il 5% del fatturato in ricerca. Si tratta però di una deviazione rispetto al business principale, che sono gli impianti per ceramica, in particolare per la decorazione di piastrelle.

“Nel 2009 abbiamo creato una divisione di packaging – racconta il presidente – perché ci siamo resi conto che molti nostri clienti avevano problemi di confezionamento. Quest’impianto è un’innovazione a 360 gradi, frutto di un brevetto nato in collaborazione con un nostro dirigente e dovrebbe portare un incremento importante nelle vendite della divisione”.

Nel 2010 il gruppo System ha risentito gli effetti della crisi economica mondiale e i volumi sono calati: il fatturato consolidato era 260 milioni nel 2009, mentre  è sceso a 240 milioni circa nel 2010. “Quest’anno però siamo partiti bene – assicura Stefani – e ci aspettiamo una crescita importante. A budget abbiamo previsto un giro d’affari consolidato di 290 milioni e un Ebitda superiore al 15%. Un salto dovuto a come ci stiamo muovendo nel mondo”.  Un’azienda fortemente internazionalizzata come System, che realizza l’80% del fatturato all’estero, può ridisegnare le sue strategie in base alle diverse geografie economiche. “Italia e gran parte dell’Europa vanno ancora al rallentatore – sostiene l’imprenditore di Fiorano – per questo abbiamo puntato con soddisfazione su Brasile, Asia e soprattutto Turchia, un paese straordinariamente vivace dal punto di vista economico e stabile dal punto di vista politico”.

A pesare sui conti di System, nel recente passato, ha contribuito anche Laminam, l’azienda di ceramica creata nel 2004 e su cui Stefani ha investito 70 milioni di euro. Laminam produce le piastrelle più sottili del mondo (3 millimetri), anche nei formati più grandi del mondo (pannelli di 1 metro x 4 metri), in uno stabilimento avveniristico, tutto automatico, sempre nel distretto di Sassuolo. Poteva essere un boom, invece ha fatto fatica a decollare. “Però siamo arrivati al break even e anche Laminam comincia a generare cassa. Non mi ha ancora ripagato degli sforzi fatti, perché l’edilizia è lenta a capire le novità e un prodotto come questo ha bisogno di una grossa spinta commerciale. Però cominciamo a vedere la luce. Io credo molto in questo prodotto in grado di offrire mille soluzioni e risolvere problemi di spessore incredibili, offrendo notevoli risparmi nel trasporto”.

La storia di System è costellata di queste novità e Stefani oltre che un imprenditore è un “inventore”. E’ una storia unica, ma anche simile a quella di altri maghi della meccanica” che dal nulla hanno creato grandi gruppi industriali in “quel gran pezzo dell’Emilia .

Stefani, classe 1945, dopo un diploma di avviamento comincia la sua carriera come elettricista e operaio. Di giorno lavora, ma di notte, in cantina, progetta un impianto per il decoro seriale per le piastrelle. Sono gli anni ’60 del boom economico e lui crede così tanto nel suo progetto che si indebita fino al collo, per depositare  e cominciare a produrre il suo primo brevetto. È un successo mondiale, di cui non gusta i frutti per quasi 20 anni, perché ogni lira incassata torna come investimento in azienda, finchè la moglie non lo mette spalle al muro: “è ora di comprare la casa”, gli dice.

Il gruppo System oggi ha sei divisioni: Ceramics, Logistics, Photonics, Electronics, Packaging e Lamina, 870 dipendenti in Italia e 1200 nel mondo, dove ha 26 filiali e 4 stabilimenti produttivi, in Spagna, Cina, Messico. Venerdì 24 giugno Stefani ha ricevuto a Lucca il “premio internazionale della libertà”, per l’economia. Un riconoscimento a chi si batte per l’innovazione, la scienza, i diritti umani. Un encomio che si aggiunge ai tanti già ricevuti, compresa la laurea ad honorem in ingegneria. Insomma una vita professionale di soddisfazioni,  ma per System si prospetterà un giorno il problema del passaggio generazionale, perché le figlie del “capo” non lavorano in azienda. È previsto un approdo in Borsa?  “Per ora non ci penso, non è il momento. Però mai dire mai”.

Pubblicato in: News

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