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Dalla Luna a Marte, Leonardo celebra Apollo 11

Dalla Luna a Marte, Leonardo celebra Apollo 11

Dalla Luna a Marte: così Leonardo celebra i 50 anni dallo sbarco del primo uomo sul satellite terrestre. Il gruppo della Difesa e dell’aerospazio contribuì allora alla straordinaria operazione della Nasa e contribuisce oggi, precisa un comunicato, alle maggiori missioni internazionali di esplorazione spaziale come, nel 2020, la missione ExoMars

Tra pochi giorni intanto Leonardo sarà a Matera per festeggiare i 50 anni della missione Apollo 11. Con la Fondazione Matera Basilicata 2019, il gruppo promuove, il prossimo 18 luglio, lo spettacolo multimediale The Apollo Soundtrack, con gli Icebreaker, su musiche di Brian Eno, Roger Eno e Daniel Lanois, in una straordinaria contaminazione tra suoni e immagini spaziali, per rivivere emozioni e ricordi di quell’impresa straordinaria.

Le spettacolari immagini satellitari che accompagnano la performance musicale saranno fornite dal Centro Spaziale di Matera, in cui e-GEOS – joint venture tra Telespazio (80%) e ASI (20%) – tra i protagonisti internazionali nel settore della geo-informazione, acquisisce ed elabora un patrimonio di informazioni utili al monitoraggio e alla protezione della salute del nostro Pianeta.

È a Matera, inoltre, che un raggio laser MLRO (Matera Laser Ranging Observatory) dell’ASI, raggiunge periodicamente il suolo lunare sul quale sono stati posizionati alcuni retro riflettori nel corso delle missioni Apollo e, in seguito, dalle missioni robotiche sovietiche Lunokhod.

Le misure di distanza Terra-Luna, ottenute dal tempo di andata e ritorno del laser, permettono di effettuare studi fondamentali di fisica, di relatività generale e di conoscenza della struttura interna del nostro satellite naturale.

Il richiamo alla discesa di Armstrong e Aldrin sulla superficie lunare ci ricorda anche che l’impresa del 1969 fu il primo vero evento mediatico globale, che appassionò milioni di persone rimaste incollate davanti alle immagini in bianco e nero trasmesse in diretta TV in ogni angolo del Pianeta. In quella lunga notte la Rai mandò in onda uno “Speciale Luna”, che durò oltre 28 ore. La diretta fu possibile grazie alla prima grande antenna parabolica, installata al Centro Spaziale del Fucino (L’Aquila), inaugurato da Telespazio (oggi azienda del Gruppo Leonardo) solo pochi anni prima e divenuto oggi uno dei più avanzati teleporti al mondo.

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