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Da Ikf un’offerta per rianimare Ittierre

Ittierre è un polo tessile in provincia di Isernia dove, nei tempi d’oro del Made in Italy, si producevano gli abiti delle firme prestigiose della moda tricolore – L’offerta di Ikf prevede l’affitto di un ramo d’azienda per 300 mila euro l’anno e un eventuale successivo acquisto a non più di tre milioni di euro – L’obiettivo è creare un pool di marchi.

Da Ikf un’offerta per rianimare Ittierre

Ikf ha presentato un’offerta vincolante per le attività industriali del gruppo di abbigliamento Ittierre all’attuale proprietà e al Tribunale, che dovranno decidere se accettare o meno entro il 30 marzo. Lo annuncia la società d’investimento in una nota, precisando che la decisione è arrivata in seguito all’accordo siglato il 21 febbraio scorso. 

Ittierre è un polo tessile in provincia di Isernia dove, nei tempi d’oro del Made in Italy, si producevano gli abiti delle firme prestigiose della moda tricolore. L’offerta di Ikf prevede l’affitto di un ramo d’azienda per 300 mila euro l’anno e un eventuale successivo acquisto a non più di tre milioni di euro

L’obiettivo è la creazione di un pool di marchi chiamato provvisoriamente “Casa Italia”, con “sinergie commerciali, operative e industriali fra i marchi coinvolti, tutti del Made in Italy di alta gamma – prosegue la nota –. Il polo comprende già nomi storici come Lanificio Botto e Sintesi Arredamenti e potrebbe in futuro incrementarsi con ulteriore acquisizioni, fra cui il marchio delle porte di lusso 3P”. 

Tramite una newco, Ikf intende stipulare innanzitutto un contratto di 12 mesi per vendere i prodotti finiti di Ittierre. La nuova società, “fermo restando l’assorbimento minimo di 100 dipendenti in 24 mesi – continua l’investment company –, avrà la facoltà di assumere personale dipendente in proporzione al numero di licenze che sottoscriverà con gli operatori di moda, in ragione di circa 25 dipendenti per ogni licenza. Il personale sarà assunto dalle liste di mobilità, dando preferenza agli ex dipendenti Ittierre”. 

Molti analisti hanno giudicato questa offerta a sconto, anche se garantisce il futuro dell’azienda molisana. A questo punto resta da capire se ci saranno eventuali contromosse da parte di Camillo Colella, il re molisano delle acque minerali che aveva presentato a Ittierre una proposta simile a quella di Ikf, ma leggermente più alta (3,2 milioni di euro).

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