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Cucinelli in Borsa, da oggi in vendita le azioni. Il flottante sarà del 30% del capitale

Al via l'”operazione quotazione” per l’azienda del cashmere di Brunello Cucinelli. Da oggi si potranno acquistare i pacchetti. Saranno piazzate sul mercato 20,4 milioni di azioni a circa 7 euro. Il flottante sarà del 30% del capitale.

Cucinelli in Borsa, da oggi in vendita le azioni. Il flottante sarà del 30% del capitale

L’operazione Borsa è partita, la prima nella storia per un’azienda di Perugia. Oggi si è aperta l’offerta di vendita e sottoscrizione di azioni Brunello Cucinelli finalizzata all’ammissione al Mercato telematico azionario (Mta) gestito da Borsa italiana.

Si tratta di 20,4 milioni di azioni derivanti per 8 milioni da un aumento di capitale e per 12,4 milioni dalla cessione di titoli da parte degli attuali azionisti. La forbice del prezzo va da un minimo, non vincolante, di 6,75 euro per azione a un massimo, vincolante, di 7,5 euro per azione. Il prezzo finale sarà comunicato il giorno della chiusura dell’offerta, cioè il 27 aprile (o al massimo il giorno dopo), mentre l’avvio della quotazione è fissato per giovedì 3 maggio.

Sul mercato arriverà quindi il 30% del capitale, che potrà salire al 33% nel caso in cui si esercitasse l’opzione greenshoe, cioè la facoltà dell’azionista di maggioranza di mettere a disposizione degli investitori istituzionali altri 2.040.000 azioni. Saranno questi ultimi, gli investitori istituzionali, a fare la parte del leone: a loro infatti è destinato il 90% dell’offerta, mentre il restante 10% è rivolto al pubblico indistinto italiano.

“Sempre per loro è stata organizzata sei mesi fa una visita all’azienda umbra che ha sede nel borgo medioevale di Solomeo”, spiega Stefano Rangone, responsabile Equity capital market di Mediobanca, coordinatore dell’Offerta insieme a BofA Merrill Lynch. Il prezzo, che corrisponde a un EV (enterprise earning)/Ebitda 2011 compreso tra 11,3 e 12,8 volte e un P/E tra 20 e 22,9 volte, considera una capitalizzazione dell’emittente che varia tra 459 e 527 milioni di euro. Mentre il ricavato complessivo derivante dall’offerta è stimato tra 138 e 158 milioni.

Nata nel 1978 in provincia di Perugia, dove si trova un distretto molto importante per la lavorazione del cashmere, la Smail (si chiamava così fino al 1998) produceva maglieria in cashmere, e vendeva in Italia e in Germania. Nel 1985 si trasferì nel castello trecentesco di Solomeo, a poca distanza, e oggi è presente in 53 Paesi, ha una rete di 20 negozi propri, 39 monomarca in franchising e oltre mille negozi multimarca, per un fatturato che l’anno scorso ha superato 242,6 milioni con un Ebitda di 40,16 milioni e un indebitamento finanziario netto di 48 milioni, ha spiegato Brunello Cucinelli, presidente e a.d. oltre che azionista di controllo dell’azienda omonima. E nemmeno questa situazione di crisi generale sembra aver pesato troppo: i primi mesi di quest’anno stanno andando bene, l’abbigliamento continua a tenere e le stime degli analisti sono di arrivare a 350 milioni di ricavi nel 2014.

Tra i membri del consiglio di amministrazione, insieme tra gli altri a Candice Koo, manager di Hermès, c’è anche Padre Cassiano, priore del monastero di San Benedetto a Norcia,. Massima concentrazione, dunque, su un solo lavoro, l’abbigliamento (gli accessori rappresentano solo il 15% del fatturato, potranno forse salire un po’ ma non molto) e sviluppo all’estero. Dal 1° luglio diventerà operativa una joint venture nella distribuzione (Brunello Cucinelli Lessin) appena costituita in Cina e controllata da Cucinelli al 51% e per il 49% da Sichuan Lessin Department store, che fa capo a Chen Long, giovane imprenditore che a suo volta ha chiesto di acquistare il 2% del capitale della Cucinelli, cioè 1,2 milioni di azioni, al prezzo di 8,5 milioni di euro. Anche questo è un passo verso l’internazionalizzazione.

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