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Cucchiani: “Con uno stallo politico prolungato rischiamo l’intervento della Troika”

Il banchiere ha sottolineato che una scelta simile non sarebbe comunque giustificata dal punto di vista dei fondamentali macroeconomici dell’Italia – Quanto al caso Cipro, Cucchiani ritiene che la vicenda sia “dimensionalmente circoscritta. Vi stiamo dedicando troppa attenzione. Il rischio di un contagio è un problema che possiamo tranquillamente escludere”.

Cucchiani: “Con uno stallo politico prolungato rischiamo l’intervento della Troika”

L’Italia ha bisogno di un governo stabile che affronti le urgenze economiche del Paese, perché in caso di stallo prolungato c’è il rischio di un intervento esterno, come già accaduto in altri paesi con l’arrivo della cosiddetta Troika (Ue, Bce e Fmi). Lo ha detto l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani, a margine del forum della Confcommercio a Cernobbio.

“La cosa più importante è avere un governo, qualunque esso sia, che intervenga sulle tematiche economiche, le quali a loro volta incidono sulle problematiche di tipo sociale, prima di tutto il livello di occupazione – ha detto Cucchiani -. E’ chiaro che qualora non ci fosse un soluzione capace di affrontare questi temi, prima o poi giocoforza, verrebbe ad eserci un intervento che viene dall’estero, dalla Troika, ma questo non deve essere la prima opzione e credo che sia bene che non sia neanche considerata l’opzione di riserva”.

Il banchiere ha sottolineato che una scelta simile non sarebbe comunque giustificata dal punto di vista dei fondamentali macroeconomici dell’Italia: “Non siamo certamente nella condizione di avere necessità d’interventi di questo genere, perchè i dati macro di questo Paese sono molto buoni e solidi, migliori rispetto alla media dell’eurozona e di altri paesi quali Usa e Giappone, e abbiamo un tessuto industriale molto forte. Il nostro paese ha quindi tutto ciò che è necessario per uscire dalla situazione di stallo con le proprie gambe e le proprie forze”.

Quanto al caso Cipro, Cucchiani ritiene che la vicenda sia “dimensionalmente circoscritta. Vi stiamo dedicando troppa attenzione. Il rischio di un contagio è un problema che possiamo tranquillamente escludere”.

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