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Crollano le Borse europee e lo spread Btp-Bund torna a salire, pesa anche il deficit Usa

A metà mattina il listino milanese è il peggiore d’Europa, in calo quasi del 3% – Pesano il rischio sovrano e l’effetto-dividendi – Si prevede un’apertura negativa anche a Wall Street, su cui pesa la mancanza di accordo sul deficit Usa – Terremoto ai vertici di Finmeccanica, c’è aria di dimissioni – Alza la testa il titolo di Bpm.

Crollano le Borse europee e lo spread Btp-Bund torna a salire, pesa anche il deficit Usa

PARTENZA DRAMMATICA PER PIAZZA AFFARI – 3%
SOTTO PRESSIONE LO SPREAD DI BTP E BONOS

Inizio settimana drammatico per le Borse. L’indice FtseMib scende del 3% a quota 14.755 punti. Netto ribasso anche delle altre Borse europee: Londra scende dell’1,9%, Parigi -2,3%, Francoforte -2,8%. La Borsa di Madrid perde l’1,8%. Parte del ribasso di Piazza Affari trova spiegazione nello stacco del dividendo o di un acconto da parte di una nutrita schiera di società : A2A , Atlantia (acconto 2011), Enel (acconto 2011), Mediobanca, Mediolanum (acconto 2011), Recordati (acconto 2011), Tenaris (acconto 2011), Terna (acconto 2011). Lo stacco delle cedole pesa per circa lo 0,6% sull’indice.

Ma la vera preoccupazione resta la tempesta sul debito sovrano. Il Bono, il titolo di Stato decennale spagnolo, è duramente colpito dalle vendite e il rendimento sale di 18 punti base al 6,48%. Lo spread con il Bund tedesco è a 469 punti. Sono sotto pressione anche i Btp italiani: il rendimento è salito al 6,67% (+6 punti), lo spread Italia-Germania si è allargato a 484 punti base.

Il mercato nutre scarsa fiducia sulle prossime misure europee, visti i temi di attuazione delle riforme dei meccanismi a protezione dell’euro. Il clima, poi, già patisce l’effetto del probabile fallimento della la commissione Usa bipartisan che avrebbe dovuto trovare un accordo per ridurre il deficit del Paese: dal 2013, dopo le elezioni, scatteranno così tagli automatici per 1.200 miliardi di dollari in dieci anni.

ARIA DI DIMISSIONI IN CASA FINMECCANICA -3,5%
DOPO L’AUMENTO NUOVO OSSIGENO PER BPM +2,1%

Tempesta a Milano su Finmeccanica – 3,5% . Il mercato dà per prossime le dimissioni del presidente Pier Francesco Guarguaglini (74 anni) potrebbe dimettersi. Pesa anche il calo dei petroliferi sull’onda del ribasso del greggio Wti (-1,2% a 96,4 dollari). Scendono Eni – 2,2%, Saipem – 4,5% e Tenaris -3%.

Fra le banche, di rilievo lo scatto di PopMilano +2,1% mentre scendono Unicredit -1,2%, Intesa -2,3%, Ubi -2% e Pop Emilia -2,9%.

Generali è in ribasso del 2,2%. Forti perdite anche per Telecom Italia – 3,1%, Tod’s -5% e StM -3%.

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