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Crolla Saipem (-14,7%), male auto e petroliferi: Borsa in rosso

Il crollo di Saipem e i forti ribassi di Fca, Tenaris, Cnh ed Eni mandano in rosso Piazza Affari anche se moderatamente (-0,2%) Male anche gli latri listini europei – Il petrolio inverte la rotta e crescono le paure sulle mosse della Bce – In controtendenza Luxottica, Buzzi, Ferrari, Finmeccanica e Tod’s.

Crolla Saipem (-14,7%), male auto e petroliferi: Borsa in rosso

Piazza Affari non riesce a confermare il rimbalzo e nel finale di seduta scivola nuovamente sotto al pari. Dopo essere passato in territorio positivo a fine mattinata, il Ftse-Mib chiude in calo dello 0,23%,  un ribasso comunque più contenuto delle altre principali Borse europee: Parigi cede lo 0,86%, Londra lo 0,92% e Francoforte lo 0,88%.

La Germania ha registrato un balzo a sorpresa della produzione industriale: +3,3% contro una previsione dello 0,5%. Acquisti sul debito pubblico tedesco con il rendimento del bund decennale che è sceso sotto lo 0,20%. Lo spread Btp-Bund chiude in leggero rialzo a 124 punti base e rendimento all’1,42%. Il prossimo 11 marzo il Tesoro offrirà in asta Btp a 3, 7 e 15 anni per un importo complessivo compreso tra 6 e 7,5 miliardi. In particolare, sarà offerta la nona tranche del Btp triennale scadenza 15 ottobre 2018 per un importo tra 1,5 e 2 miliardi, la prima tranche del Btp settennale scadenza 15 marzo 2023 per 3,5-4 miliardi e la dodicesima tranche del Btp a quindici anni scadenza 1 marzo 2032 per 1-1,5 miliardi.

I mercati guardano all’appuntamento di giovedì con Mario Draghi che potrebbe annunciare un rafforzamento del piano di riacquisto titoli per dare impulso all’economia. Sui listini pesano le nuove notizie negative arrivate dall’economia cinese: nella seconda economia del mondo le esportazioni a febbraio sono crollate ai massimi di quasi sei anni deludendo le attese degli analisti. Di conseguenza sono tornate le vendite su petrolio e materie prime. Il Wti cede il 2,85% a 36,82 dollari al barile e il Brent il 2,42% a 39,85 dollari al barile. In un report Goldman Sachs si attende per il petrolio un’oscillazione tra i 20 e i 40 dollari al barile.

L’oro, che in intraday ha toccato i massimi  degli ultimi 13 mesi, ha chiuso in leggero calo dello 0,18% a 1265,11. A Wall Street gli indici sono anch’essi negativi: il Dow Jones perde lo 0,36% e l’S&P500 lo 0,83%.Sul mercato dei cambi, euro in rafforzamento a 1,1041 dollari

A Piazza Affari crolla Saipem -14,77% a 0,3629 euro per azione, finita in asta di volatilità, dopo che ieri sera JP Morgan e Goldman Sachs, membri del consorzio di garanzia dell’aumento di capitale, hanno annunciato il collocamento di 700 milioni di azioni. Le banche del consorzio hanno deciso di cedere i titoli dopo che il prezzo dell’azione ha superato quota 0,362 euro, corrispondente al prezzo di sottoscrizione dell’aumento. Intesa non è tra i venditori.

Tra i peggiori del Ftse-Mib anche Fca -4,45%, Tenaris -3,64%, Eni -2,5%. In evidenza tra le blue chip Luxottica +3,17% sulla scia approfittando della notizia che Leonardo Del Vecchio, nei giorni scorsi, ha comprato titoli della società per quasi 78 milioni di euro Bene anche Buzzi Unicem +3,14% e Ferrari +3,03% che ha in corso il Road Show per la presentazione del bond, che dovrebbe ammontare a 500 milioni di euro. Oggi i vertici sono a Parigi, ieri erano a Londra, domani saranno a Milano.

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