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Covid, Brescia e la bergamasca di nuovo in emergenza

L’assessore alla Sanità della Lombardia Moratti ha annunciato l’istituzione di una zona “arancione rafforzata”: chiuse le scuole elementari e gli asili, stop agli spostamenti nelle seconde case

Covid, Brescia e la bergamasca di nuovo in emergenza

Mentre mezzo governo preme per le riaperture, la situazione della pandemia si aggrava. In tutta la provincia di Brescia è stata istituita una zona arancione “rafforzata”. Stesso provvedimento per una serie di Comuni in provincia di Bergamo: Viadanica, Predore San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro e Gandosso in provincia di Bergamo e Soncino in provincia di Cremona. L’annuncio è arrivato dalla vicepresidente e assessora al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, che ha inviato una comunicazione al Consiglio Regionale a Palazzo Pirelli a Milano.

L’ordinanza sarà firmata dal governatore Attilio Fontana e entrerà in vigore dalle 18 di oggi. Oltre alle normali misure di zona arancione, il provvedimento impone anche “la chiusura scuole elementari, infanzia e nidi, divieto di recarsi presso le seconde case; l’utilizzo obbligatorio di smart working ove possibile; l’utilizzo delle mascherine chirurgiche sui mezzi di trasporto; la chiusura delle attività universitarie in presenza”.

Viene inoltre prorogata l’ordinanza che istituisce la zona rossa nei comuni di Bollate, Castrezzato (Brescia), Mede (Pavia) e Viggiù (Varese).

Cambia anche il piano vaccinale: da giovedì priorità alle zone più colpite per le vaccinazioni di forze dell’ordine e personale della scuola. Gli over 80 invece proseguono con il vecchio schema su tutta la regione.

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