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CORSA SCUDETTO: qui Juve e qui Milan, le ultimissime dalle due regine del campionato

CORSA SCUDETTO – La Juve deve affrontare il big match con la Roma ma pensa anche al calciomercato – Il Milan deve tentare la rimonta sul campo e piange (67 milioni di perdite) sul rosso del bilancio – QUI JUVE: Lichtsteiner o Caceres e De Ceglie o Estigarribia contro i giallorossi? – QUI MILAN: Boateng, Pato e Thiago Silva si allenano ancora a parte

CORSA SCUDETTO: qui Juve e qui Milan, le ultimissime dalle due regine del campionato

Vigilia di campionato per Juventus e Milan, eppure a tenere banco non sono tanto i discorsi di campo, o perlomeno non solo: il calciomercato la fa da padrone. D’altronde, dopo un giovedì come questo, non potrebbe essere altrimenti. La Juve sogna di chiudere la stagione con la doppietta scudetto – coppa Italia, ma intanto lavora già per la prossima, quando il grande obiettivo si chiamerà Champions League. Lo stesso (coppa Italia a parte) fa il Milan, che però si ritrova a fare i conti, in tutti i sensi. Il bilancio si è chiuso ancora una volta in rosso (67 milioni), nonostante Galliani abbia fatto i salti mortali per rinforzare la squadra con operazioni low cost (su tutte quella di Nocerino). E qualcuno mormora che Berlusconi (peraltro in altre faccende affaccendato) non sia esattamente il ritratto della felicità.

QUI JUVE

Mercato sì, ma non ditelo a Conte. Il generale bianconero ha in mente solo una cosa: battere la Roma. Ecco perché anche ieri pomeriggio Vinovo è stata vietata agli occhi indiscreti; Conte sta lavorando sulla tattica e come sempre il mistero aleggia sullo Juventus Center. I sistemi di gioco papabili sono due: il 4-3-3 e il 3-5-2. Se fino a mercoledì si pensava alla conferma del primo, ieri è passato in vantaggio il secondo. Al momento i dubbi sono soprattutto sulle fasce, con Lichtsteiner e Caceres a contendersi la destra e De Ceglie ed Estigarribia la sinistra. Il toto attacco poi è una vera e propria specialità della casa, ma se davvero sarà 3-5-2, allora la coppia più probabile è Vucinic – Quagliarella, con Del Piero, Matri e Borriello (in rigoroso ordine di preferenza) pronti a subentrare. Dubbi che in ogni caso ci porteremo dietro fino a poche ore prima del match, anche perché difficilmente Conte svelerà qualcosa nella conferenza stampa odierna (ore 14).

Nel frattempo però, complice la settimana libera da impegni ufficiali, si sono scatenate le prime voci di mercato. Come in campo, anche nelle trattative la Juventus si conferma regina: Drogba, Van Persie, Suarez, Dzeko, senza dimenticare Robben e Meireles, eccoli qua i nomi accostati alla Vecchia Signora per la prossima stagione. Per fare chiarezza è ancora presto, ma siamo certi di non sbagliare se diciamo che uno (o più) di questi giocatori l’anno prossimo vestirà di bianconero. In particolare Marotta e Paratici sono a caccia di una punta di primissimo livello, ma non necessariamente di altrettanto pelo. Didier Drogba infatti piace molto, soprattutto perché in scadenza di contratto, anche se il suo procuratore ha dichiarato che la priorità resta il Chelsea. Difficile che ciò corrisponda al vero, piuttosto l’ivoriano sembra attirato dalla ricca Cina, dove gioca il suo ex compagno Anelka. Conte intanto ha un sogno: Robin Van Persie. Difficile però arrivare a lui, non tanto per le resistenze dell’Arsenal (il contratto scade tra un anno, come per Robben), quanto per le avance di Manchester City e Real Madrid. A Torino hanno già preparato un assegno sostanzioso (si parla di 25 – 30 milioni), ma memori dei casi Aguero – Rossi (di cui si parlò tanto, evidentemente invano) preferiscono lavorare a fari spenti. Di una cosa però i tifosi della Juve possono star certi: un top player arriverà.

QUI MILAN

Da Milanello a via Paleocapa, dove c’è la sede Fininvest. La giornata del Milan si è alternata su due fronti: l’allenamento e l’approvazione del bilancio. Partendo dal campo, i rossoneri si sono ritrovati sul centrale di Milanello alle 11. Dopo aver sgranchito le gambe con un torello di 20 minuti, Allegri ha lavorato prevalentemente sulla fase tattica, alternando diversi giocatori. L’allenamento infine è proseguito con una partitella undici contro undici su campo ridotto. Da segnalare che anche Gattuso è tornato a lavorare interamente con i compagni, mentre Ambrosini ha proseguito il suo programma differenziato, fatto di corsa e allunghi. Allenamento individuale anche per Boateng (tecnica e allunghi), Pato e Thiago Silva (rapidità e agilità). Nel pomeriggio l’attenzione mediatica si è spostata tutta su Milano e sulla sede della Fininvest, dove si è svolta la consueta assemblea degli Azionisti di A.C. Milan S.p.A., Milan Entertainment S.r.l. e Milan Real Estate S.p.A. per l’approvazione dei rispettivi bilanci dell’anno solare 2011, periodo 1 Gennaio – 31 Dicembre 2011. Davanti a 32 azionisti (pari al 99.96% delle azioni del Milan) e a circa 20 testate giornalistiche, Adriano Galliani ha comunicato ufficialmente la perdita di bilancio di 67 milioni. Dopo i doverosi ringraziamenti a Silvio Berlusconi, l’ad rossonero ha spiegato il perché di questi conti: “Non si riesce a stare ai vertici con i ricavi anche se siamo i primi in Italia, soprattutto per quelli commerciali. Lo stadio è quello che è, i diritti tv li vendono Lega e UEFA, abbiamo avuto un incremento in Champions, ma una diminuzione in campionato a causa della legge Melandri. Nel calcio italiano le grandi aziende perdono e quelle piccole guadagnano perché i costi restano, i ricavi si dividono in collettività. E pensare che stiamo commentando un bilancio con uno scudetto e una Supercoppa Italiana…”.  Difficile aumentare i ricavi, impossibile farlo con uno stadio di proprietà: “Quello che è successo a Torino è irripetibile in tutte le città italiane e parte dal fatto che i lavori per Italia ’90 vennero fatti da una società privata. Il comune ha venduto lo stadio alla Juve, noi abbiamo provato a comprare San Siro, ma ci hanno chiesto una cifra spropositata. Se in Italia non si fanno gli stadi, senza una legge specifica, nessuno potrà mai farlo”. In questo bagno di sangue rossonero, i tifosi s’interrogano sulla prossima campagna acquisti, che difficilmente vedrà arrivare top players. La partita di Galliani si giocherà sui contratti in scadenza (12 in totale), che permetteranno al club di diminuire pesantemente il monte ingaggi. Qualcuno rinnoverà (su tutti Gattuso e Ambrosini), qualcun altro andrà via (quasi certamente Van Bommel), inoltre non vanno dimenticati i fine prestiti: Aquilani e Maxi Lopez potrebbero non essere riscattati. In tempi di crisi, il calciomercato si fa così.

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