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Corea e G20 frenano le Borse. Il Bund risale a +0,5%

Le tensioni geopolitiche spingono i mercati alla prudenza e Milano si allinea a metà giornata – Se ne avvantaggiano le banche e le assicurazioni. Giù Carige dopo il rally dei giorni scorsi, salgono Bpm e Unicredit – Frenata di Mediaset – Brembo si riprende – Bene il lusso con Ynap ma non con Moncler.

Corea e G20 frenano le Borse. Il Bund risale a +0,5%

Alla vigilia del G20, i mercati azionari restano frenati dalle tensioni legate alla Corea del Nord, che continuano a limitare l’appetito per il rischio. Grazie al rimbalzo delle banche, Piazza Affari registra un lieve progresso: indice Ftse Mib+0,14%, comunque sotto i 21 mila punti. In rosso le altre Borse europee: Parigi -0,9%, ribassi tra lo 0,6 e lo 0,8% per Francoforte, Londra e Madrid.

Il movimento avvantaggia Banche, Assicurazioni e Auto, unici settori al rialzo, e svantaggia Utility e Farmaceutici, in ribasso di circa un punto. Anche Recordati arretra di un punto.

Tensione sul mercato obbligazionario, dove il rendimento del Bund decennale si porta sui massimi dell’anno a +0,52%. Sale anche quello del Btp, a 2,20%.

Inizia domani in Germania il G20, dove si terrà anche il primo incontro fra il presidente Usa Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin. 

Il dollaro segna un lieve calo nei confronti dell’euro a 1,136, da 1,135 della chiusura di ieri. 

In giornata, dopo le divisioni tra i membri della Fed emerse dai verbali dell’ultimo meeting del comitato monetario sui tempi del ritorno alla normalità del bilancio, sono attesi dati importanti dagli Usa. Innanzitutto, uscirà il rapporto Adp sull’occupazione nel settore privato: le attese sono per 185mila nuovi posti, meno dei 253mila rilevati a maggio.

Sul fronte del petrolio, alle 16 e 30 sarà annunciato il dato sulle scorte: si attende un calo di circa 5,5 milioni di barili per le scorte Usa. Nell’attesa il petrolio recupera dopo la caduta di ieri: Brent a 48,4 dollari al barile (+1,3%). Ieri ha perso il 3,6%. Eni -0,1%: Bernstein taglia il target price a 15 euro da 19 euro, conferma Outperform. Saipem +0,1%.

Milano va meglio dell’Europa per la presenza delle banche. Alla ribalta Banca Carige, con variazioni da brivido. Attorno alle 12 e trenta il titolo guadagna lo 0,43% dopo un breve sbandamento che l’aveva portata ad azzerare i guadagni. In mattinata il titolo ha anche segnato +6%. Stamane ha annunciato di aver ceduto sofferenze per 938 milioni a un prezzo pari al 33%. Intanto si sono diffuse voci su una possibile scalata sul titolo. I volumi sono più che doppi rispetto alla media mensile. Da inizio settimana ha guadagnato oltre il 35%.

Sale anche Prelios (+2,24%) sulla notizia che agirà come servicer nell’operazione di cartolarizzazione della stessa Carige.

Cerved +4% dopo aver firmato un’esclusiva con Quaestio Holding per la negoziazione di un accordo che contempli una partnership industriale per le attività di special servicing. L’accordo prevede anche l’acquisizione congiunta della piattaforma di servicing (Juliet) di Mps, che Quaestio tratterà in esclusiva in qualità di investitore principale nella cartolarizzazione. 

Lo stoxx bancario italiano sale dello 0,61%, quello europeo cede lo 0,13%. Unicredit +1,8%, Banco BPM +2,3%, Intesa -0,2%, Ubi +0,6%. 

Da notare la frenata di Mediaset (-1,1%): JP Morgan taglia il target price a 3,6 euro da 4,4 euro, confermato il giudizio Neutral. Abbassa invece la raccomandazione della controllata Mediaset Espana a Underweight da overweight.

Tra gli industriali, positive Leonardo (+0,6%), Stm (+0,9%) e Fiat Chrysler (+0,5%). In denaro Brembo (+2,82%) con volumi leggermente sopra la media. Nello stesso settore bene anche Landi Renzo (+5,72%). L’automotive in Europa è uno dei pochi comparti positivi.

Ancora in buon rialzo Yoox (+1,7%). Frena Moncler (-1,5%). Sias guadagna il 2,13% dopo che ieri il governo italiano ha raggiunto un accordo di principio con le autorità europee per la proroga di alcune concessioni autostradali in cambio di investimenti.

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