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Conto corrente: se non controlli ti costa 51 euro in più

Secondo uno studio di Bankitalia, basterebbe controllare le tariffe che l’istituto di credito ha introdotto dopo la sottoscrizione del conto per ottenere una riduzione dei costi fra il 38 e il 68% del totale.

Conto corrente: se non controlli ti costa 51 euro in più

Circa metà dei correntisti italiani regala ogni anno alla propria banca fra i 24 e i 51 euro per le spese relative al conto corrente. Soldi che, molto spesso, sarebbe facile risparmiare: basterebbe controllare le tariffe che l’istituto di credito ha introdotto dopo la sottoscrizione del conto. In questo modo – secondo uno studio pubblicato dalla Banca d’Italia e curato dall’economista Nicola Branzoli – la riduzione dei costi dovrebbe essere consistente, compresa fra il 38 e il 68% del totale.

Insomma, occorre vincere la pigrizia e controllare il canone base del conto, che dopo anni di concorrenza fra gli istituti spesso è ridotto a zero. Di conseguenza, i conti su cui è più importante compiere queste revisioni sono quelli più vecchi, aperti quando la concorrenza fra le banche era ancora una chimera. Le persone più a rischio sono perciò gli anziani, che molto spesso, sotto la pressione dell’abitudine, sono i più restii a modificare qualcosa nei propri rapporti con la banca.

Eppure, stando ai calcoli, per ogni anno di rapporto con l’istituto di credito c’è almeno un euro che si potrebbe risparmiare semplicemente chiedendo l’aggiornamento delle tariffe. Stando all’analisi di Bankitalia, sarebbe utile indurre i consumatori a riconsiderare la scelta sul conto corrente più adatto ogni otto anni. Tenendo sempre a mente una regola d’oro: per evitare spese inutili allo sportello, il criterio di base più importante è quello di scegliere un conto online.

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