Le spese associate ai conti correnti stanno mettendo a dura prova le famiglie italiane. Secondo l’ultima indagine condotta da Bankitalia, nel 2022 la spesa per la gestione di un conto corrente è salita di 9,3 euro rispetto al 2021, raggiungendo l’importo notevole di 104 euro. Questo aumento è principalmente attribuibile alle spese fisse, specialmente ai canoni, mentre le spese variabili sono cresciute a causa dell’aumento dell’attività dei clienti e dei costi operativi.
Conti correnti sempre più cari
Si tratta del settimo aumento consecutivo della spesa, con una dinamica che mostra come le spese fisse abbiano avuto un ruolo predominante dal 2011 al 2022, sia durante le fasi espansive che contrattive. Nel periodo espansivo iniziato nel 2016, la somma degli aumenti di spesa ammonta a 27,5 euro, di cui 21,1 euro sono riconducibili alle spese fisse.
La crescita complessiva della spesa è influenzata sia dalle spese fisse (contribuendo al 63,4% dell’aumento totale, ossia 5,9 euro) che da quelle variabili (36,6%, pari a 3,4 euro). Le spese fisse raggiungono i 72,8 euro, costituendo il 70% della spesa totale di gestione del conto, mentre le spese variabili, rappresentanti il rimanente 30%, ammontano a 31 euro.
Crescono anche i conti online
La spesa per i conti correnti online ha registrato un incremento più modesto di 0,7 euro, raggiungendo i 33,7 euro. Questo aumento è principalmente attribuibile alle spese fisse, tra cui i canoni di base e le “altre spese fisse”, mentre le spese variabili mostrano variazioni limitate. Nonostante l’aumento, la spesa per i conti online rimane notevolmente inferiore rispetto a quella dei conti tradizionali, con un divario di 70,2 euro.
Spese postali in aumento
Per quanto riguarda i conti postali, la spesa di gestione è salita da 58 a 59,6 euro. Le spese fisse hanno registrato un aumento di 4,1 euro, principalmente a causa dell’incremento dei canoni di base, mentre le spese variabili sono diminuite di 2,5 euro, principalmente a causa di minori “altre spese variabili” e spese ridotte per prelievi presso gli Atm. Il divario di spesa tra conti postali e conti ordinari si è ampliato da 36,7 a 44,3 euro, in gran parte a causa della crescita della spesa di gestione dei conti correnti bancari.
Infine, le commissioni per la messa a disposizione dei fondi (Mdf) nei contratti di apertura di credito in conto corrente sono rimaste stabili all’1,7% del credito accordato, mentre la commissione unitaria di istruttoria veloce (CIV) sugli sconfinamenti e sugli scoperti di conto corrente è leggermente diminuita da 16,9 a 16,4 euro.