Condividi

Conte: “L’Europa è casa nostra, ma dobbiamo cambiare”

Il Presidente del Consiglio nelle dichiarazioni programmatiche al Senato: “Confermiamo l’alleanza con gli Usa, ma apriamo alla Russia” – “Il debito pubblico italiano è sostenibile, ma va ridotto puntando sulla crescita” – Dalla sanità al fisco passando per giustizia e immigrazione: ecco tutti i punti del discorso. Voto di fiducia: 171 si

Conte: “L’Europa è casa nostra, ma dobbiamo cambiare”

“L’Europa è la nostra casa, è la casa di noi tutti: quale Paese fondatore abbiamo pieno titolo di rivendicare un’Unione più forte e anche più equa. L’eliminazione del divario di crescita fra Italia e Ue è un nostro obiettivo. Il debito pubblico è pienamente sostenibile: va perseguita la sua riduzione ma in una prospettiva di crescita stabile e sostenibile. In Europa verranno portati con forza questi temi per un adeguamento della sua governance. Siamo moderatamente ottimisti sul risultato di queste discussioni e fiduciosi nella nostra forza negoziale. Gli interessi dell’Italia vengono a coincidere con gli interessi dell’Europa e con l’obiettivo di prevenire un suo eventuale declino”. Lo ha detto il neo presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel discorso programmatico con cui oggi ha chiesto la fiducia al Senato e che domani pronuncerà alla Camera. In serata a Palazzo Madama il voto di fiducia superato con 171 voti a favore,117 i no, 25 astenuti.

[smiling_video id=”56794″]

[/smiling_video]

 

Di seguito gli altri punti fondamentali del discorso di Conte.

NON HO ESPERIENZA, MA SONO MOSSO SOLO DA SPIRITO DI SERVIZIO

“Sono ben consapevole delle prerogative che l’articolo 95 della Costituzione riconosce al Presidente del Consiglio. Come è noto non ho esperienze politiche: sono un cittadino che si è detto disponibile a dirigere il governo rendendosi anche garante dell’attuazione del programma. Non sono mosso da null’altro che da spirito di servizio. Mi propongo a voi e attraverso voi ai cittadini come l’avvocato che tutelerà gli interessi dell’intero popolo italiano”.

IL PROGRAMMA NON È NÉ DI DESTRA NÉ DI SINISTRA

“Non esistono più forze politiche che esprimono come un tempo complessive visioni del mondo in base a sistemi ideologici fortemente identificabili. La fine delle ideologie risale a decenni or sono. Il contratto di governo è stato giudicato sia di destra sia di sinistra. Personalmente ritengo più proficuo distinguere gli orientamenti politici in base alla capacità di tutelare i diritti fondamentali della persona”.

È VERO: LEGA E M5S SONO FORZE POPULISTE E ANTISISTEMA

“Le forze di governo della maggioranza sono state definite populiste e antisistema. Se populismo è l’inclinazione ad ascoltare le rivendicazioni della gente, se antisistema vuol dire voler introdurre un nuovo sistema privo di incrostazioni, ebbene queste forze politiche meritano entrambe queste qualificazioni. Il cambiamento non sarà solo nelle parole e nello stile, ma nel metodo, che si articolerà su tre fronti. In primo luogo l’ascolto, poi l’esecuzione, infine il controllo. Questi i pilastri, nel segno della piena trasparenza”.

I PUNTI CENTRALI DEL PROGRAMMA

“Il cambiamento nei contenuti sarà nel fatto che la prima preoccupazione di questo governo saranno i diritti sociali, che nel corso degli ultimi anni sono stati progressivamente smantellati. I cittadini hanno diritto a un salario minimo orario, a un reddito di cittadinanza e a una pensione dignitosa. Il debito pubblico lo vogliamo ridurre ma con la crescita della nostra ricchezza, non con l’austerità, che negli ultimi anni ha contribuito a farlo lievitare. Metteremo fine al business dell’immigrazione, che è cresciuto a dismisura sotto il mantello della finta solidarietà. Combatteremo la corruzione con metodi innovativi come il Daspo ai corrotti e il rafforzamento dell’agente sotto copertura. Vogliamo un Paese a misura dei cittadini diversamente abili, e sono milioni, che troppo spesso si ritrovano abbandonati a se stessi e alle loro famiglie. Vogliamo rescindere il legame fra politica e sanità per rendere questa finalmente efficiente su tutto il territorio nazionale. Aumenteremo i fondi per garantire la sicurezza in ogni città”.

LAVORO: VOGLIAMO UN NUOVO PATTO SOCIALE

“In tema di lavoro, vogliamo costruire un nuovo patto sociale trasparente ed equo, fondato sulla solidarietà ma anche sull’impegno. Vogliamo dare voce ai tanti giovani che non trovano lavoro: a quelli che si trasferiscono all’estero e a quelli che rimangono qui inattivi. Vogliamo dare voce alle tante donne che sul posto di lavoro sono ancora inaccettabilmente discriminate e meno pagate e che si sentono sole quando decidono di mettere al mondo un bambino”.

AMBIENTE: NIENTE COMPROMESSI PER ALTRI FINI

“L’azione di governo sarà incentrata sullo sviluppo dell’economia circolare e sul controllo del rischio idrogeologico. Lavoreremo per accelerare la decarbonizzazione del nostro sistema produttivo. Non siamo disponibili a sacrificare l’ambiente per altri fini”.

RESTIAMO ALLEATI DEGLI USA, MA APRIAMO ALLA RUSSIA

“Ribadiamo la convinta appartenenza del nostro Paese all’Alleanza Atlantica, con gli Stati Uniti come alleato tradizionalmente privilegiato. Ma attenzione: saremo fautori di un’apertura verso la Russia, che ha consolidato negli ultimi anni il suo ruolo internazionale in varie crisi geopolitiche. Ci faremo promotori di una revisione delle sanzioni”.

[smiling_video id=”56793″]

[/smiling_video]

COSTI DELLA POLITICA E PENSIONI D’ORO

“Negli anni scorsi abbiamo visto ridurre i servizi pubblici, ma sono rimasti intatti i privilegi della politica e i suoi sprechi: questo governo intende agire con risolutezza. Non è una questione meramente simbolica. Se i comuni cittadini affrontano quotidianamente difficoltà e umiliazioni non è tollerabile che la classe politica non ne tragga le dovute conseguenze in ordine al proprio trattamento economico. Occorre operare un taglio alle pensioni, introducendo per tutti il sistema previdenziale dei normali pensionati. Le cosiddette pensioni d’oro sono un altro privilegio ingiustificabile: opereremo un taglio a quelle superiori ai 5mila euro mensili nella parte non coperta dai contributi versati”.

GIUSTIZIA: PROCESSI, CERTEZZA DELLA PENA, PRESCRIZIONE

“In materia di giustizia, il nostro obiettivo è ricostruire la fiducia dei cittadini. I processi costano troppo e durano troppo a lungo. Questo vale per cittadini e imprese ed è un limite alla crescita e un ostacolo all’arrivo di investimenti esteri. Serve semplificazione e riduzione dei tempi dei processi. Inaspriremo le pene per il reato di violenza sessuale, oltre all’equo indennizzo a favore delle vittime. Assicureremo la certezza della pena onde evitare che i cittadini onesti perdano fiducia nella giustizia. Ove necessario aumenteremo il numero di istituti penitenziari anche per migliorare le condizioni di vita dei detenuti, ferma restando la funzione riabilitativa della pena. Riformeremo anche la prescrizione, che deve essere restituita alla sua funzione originaria e non ridotta a mero espediente per sottrarsi al giusto processo”.

LOTTA ALLA CORRUZIONE E ALLE MAFIE

“Rafforzeremo le strategie di contrasto alla corruzione e ai poteri criminali. Aumenteremo le pene per i reati contro la pubblica amministrazione: introdurremo il Daspo per corrotti e corruttori, rafforzeremo l’azione degli agenti sotto copertura; saranno maggiormente tutelati coloro che denunceranno gli atti criminosi che si svolgono nei loro uffici. Contrasteremo con ogni mezzo le mafie, aggredendo le loro economie e colpendo le reti di relazioni che permettono alle mafie di entrare nel tessuto socioeconomico”.

CONFLITTO D’INTERESSI

“Il conflitto d’interessi è un tarlo che impedisce lo sviluppo secondo le regole della libera competizione: soggetti che devono perseguire interessi collettivi con imparzialità in realtà vengono sovente sorpresi a perseguire il proprio tornaconto personale. Cambieremo la normativa perché arrivi a comprendere qualsiasi utilità che si possa ricavare dalla propria posizione”.

REDDITO E PENSIONI DI CITTADINANZA

“Anche in Italia come in altri Paesi, le disuguaglianze si sono aggravate. A coloro che vivono in condizioni di disagio è preclusa la possibilità di sviluppare pienamente la propria personalità. L’obiettivo è assicurare un sostegno al reddito a favore delle famiglie più colpite dal disagio socioeconomico. Il beneficio verrà commisurato alla composizione del nucleo familiare e sarà condizionato alla formazione professionale e al reinserimento lavorativo. In una prima fase riformeremo i centri per l’impiego, poi arriverà il sostegno economico vero e proprio. Introdurremo anche una pensione di cittadinanza”.

IMMIGRAZIONE: RIVEDERE IL TRATTATO DI DUBLINO

“È a tutti evidente come la gestione dei flussi migratori sia stata un fallimento. L’Ue ha consentito la chiusura egoistica di vari stati membri che hanno scaricato sui paesi frontalieri i pesi che si sarebbero dovuti condividere. Per questo chiederemo con forza la riforma del Trattato di Dublino per modificare il meccanismo di ricollocamento dei richiedenti asilo. Fin dal primo positivo colloquio che ho avuto con la cancelliera tedesca Angela Merkel ho rimarcato con forza questo punto. E le parole da lei recentemente pronunciate testimoniano la consapevolezza che l’Italia non può essere lasciata sola davanti a tali sfide”.

NON SIAMO RAZZISTI, MA RAFFORZEREMO I RIMPATRI

“Non siamo e non saremo mai razzisti. Vogliamo che le procedure per l’accertamento dello status di rifugiato siano certe e veloci. Noi difendiamo e difenderemo gli immigrati che arrivano legalmente sul nostro territorio, lavorano, si inseriscono nella nostra comunità e offrono un contributo decisivo allo sviluppo del Paese. Ma per garantire l’integrazione dobbiamo non solo combattere il traffico di esseri umani perpetrato dagli scafisti: dobbiamo anche riorganizzare e rendere efficiente il sistema dell’accoglienza, nell’allocazione dei fondi pubblici ed eliminando ogni infiltrazione della criminalità organizzata. Ove non ricorrano i presupposti di legge per la permanenza degli immigrati, ci adopereremo per rendere effettive le procedure di rimpatrio”.

FLAT TAX E CARCERE PER I GRANDI EVASORI

“Il nostro sistema tributario è datato e non rispetta più la realtà socioeconomica. È paradossale: le grandi società riescono a nascondere le ricchezze nei paradisi fiscali, mentre le piccole aziende e i contribuenti rimangono schiacciati dalla pressione fiscale. Noi ci ripromettiamo di introdurre misure rivoluzionarie che conducano a una revisione totale del sistema tributario: l’obiettivo è la flat tax, ovvero una riforma fiscale caratterizzata da aliquote fisse con un sistema di deduzioni che garantisca la progressività dell’imposta a tutela dei principi costituzionali. Solo così si riuscirà a ridurre l’elusione e l’evasione, aumentando la base imponibile, oltre ai consumi. Mi piace parlare di ‘alleanza finanziaria’. Ma occorre anche inasprire l’attuale quadro sanzionatorio e assicurare il carcere vero per i grandi evasori”.

SANITÀ: AUMENTEREMO FONDI ED EFFICIENZA

“Il Def prevede una contrazione della spesa sanitaria: sarà compito di questo governo invertire questa tendenza per garantire la necessaria equità nell’accesso alle cure. Le differenze socioeconomiche non possono e non devono risultare discriminanti ai fini della tutela della salute dei nostri cittadini. Perseguiremo una maggiore efficienza nell’erogazione dei servizi. Il governo lavorerà a questo scopo con le Regioni. Vogliamo che si riducano i tempi delle liste d’attesa, vogliamo che le nomine apicali delle strutture manageriali nel mondo della sanità avvengano in base a criteri esclusivamente meritocratici, al riparo da indebite influenze politiche”.

INTERNET È UN DIRITTO FONDAMENTALE

“In tema di internet, dobbiamo far sì che la direzione di sviluppo sia pienamente compatibile con la tutela dei diritti fondamentali della persona, rafforzando alcune garanzie giuridiche. L’accesso a internet va a assicurato a tutti i cittadini in quanto diritto fondamentale e precondizione all’esercizio dei diritti fondamentali. Occorre poi garantire la tutela dei dati personali”.

RIVEDERE LA LEGGE FALLIMENTARE

“Vogliamo rivedere la legge fallimentare per abbandonare una logica meramente sanzionatoria e affrontare in modo ampio e articolato il fenomeno della crisi di impresa, che è molto più complesso”.

RECUPERARE IL DIALOGO CON SINDACATI E ASSOCIAZIONI

“Questo governo si propone di recuperare il dialogo sociale con le associazioni rappresentative dei lavoratori e delle imprese. Dobbiamo ridefinire il principio di rappresentatività, che è in declino. Se le proposte delle associazioni saranno nell’interesse collettivo, saranno apprezzate e tenute in considerazione”.

Commenta