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Consultazioni lampo, governo in bilico fra Amato e Renzi

Il Presidente della Repubblica potrebbe affidare l’incarico già domani – Tiene banco la questione Renzi – “Mai segretario di questo Pd”, ha detto il sindaco di Firenze – Orfini però lo candida premier e Speranza gli fa eco – Anche per il Pdl “sarebbe un vero segno di cambiamento” – La Lega dice no a un nuovo governo Amato.

Consultazioni lampo, governo in bilico fra Amato e Renzi

Tutto in 24 ore. La nuova tornata di consultazioni fra il Capo dello Stato e le forze politiche per la formazione del governo inizia e si conclude oggi. Il Presidente della Repubblica potrebbe affidare l’incarico già questa sera. I riflettori sono puntati soprattutto sul Partito Democratico, che alle 16 riunirà la propria direzione per scegliere la linea da seguire e discutere della nuova segreteria. La delegazione dei democratici sarà l’ultima a salire al Colle, questa sera alle 18 e 30. 

Stamane invece i primi ad essere ricevuti da Giorgio Napolitano sono stati – come da protocollo – il presidente del Senato, Pietro Grasso, e la presidente della Camera, Laura Boldrini. Nel pomeriggio tocca ai partiti maggiori: Lega Nord, Scelta Civica, Movimento 5 Stelle, Pdl e infine Pd. Sel e Fratelli d’Italia hanno ribadito che non voteranno la fiducia a un eventuale Esecutivo di larghe intese. 

Intanto, nel centrosinistra e non solo, tiene banco la questione Renzi: “Mai segretario di questo Pd”, ha detto il sindaco di Firenze. Matteo Orfini però lo candida premier e Roberto Speranza gli fa eco: “Non c’è alcun veto”. Non solo. Anche per il pidiellino Sandro Bondi un incarico a Renzi “sarebbe un vero segno di cambiamento”.

In prima fila per Palazzo Chigi c’è però ancora Giuliano Amato, che fa sapere di non aver ricevuto alcuna telefonata da Napolitano. Quanto a un possibile prelievo forzoso sui conti correnti come nel 1992, Amato scherza con un giornalista: “Lei quanti soldi ha in banca?”. Poi chiarisce: “Non ci sarà alcun prelievo forzoso”. La Lega però non ci sta: il Carroccio direbbe no ad un governo guidato dal premier del ‘92.

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