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Confcommercio, cauto ottimismo sui consumi

Dopo la netta contrazione di marzo, l’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala ad aprile – prima volta in 12 mesi – un aumento che lascia sperare. Ma la prudenza è d’obbligo.

La crescita tendenziale (+1,1%), spiegano da Confcommercio, va interpretata “con una certa prudenza”. Si tratta dei dati grezzi degli ultimi due mesi, in parte influenzati dalla diversa collocazione delle festività pasquali e dal venir meno dell’effetto statistico sugli acquisti di autovetture. In termini congiunturali, e al lordo della vendita di automobili, l’ICC mostra un incremento dello 0,4%. “Variazione che, in termini di media mobile a tre mesi, ha determinato un modesto recupero”, precisa l’Associazione dei commercianti.

 

Dal rapporto emerge che la dinamica tendenziale dell’ICC di aprile riflette un ulteriore aumento della domanda relativa ai servizi (+2,5%) e un miglioramento (il primo da aprile 2010) della spesa per i beni (+0,6%). I prezzi dei beni e dei servizi che compongono l’indicatore hanno evidenziato ad aprile una modesta accelerazione del tasso di crescita tendenziale (+1,3% a fronte del +1,2% di marzo). La domanda per i beni e i servizi ricreativi ha mostrato, sull’anno, un incremento dell’1,4% a cui ha contribuito in larga misura l’espansione nelle spese per giochi, lotterie e scommesse.

Pubblicato in: News

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