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Cnh scorpora Iveco e i bus: titolo sulle montagne russe

Il piano industriale al 2014 prevede la creazione di due società indipendenti, la prima si occuperà delle attività agricole e di difesa, la seconda delle attività commerciali e motoristiche e comprenderà Iveco e Fpt

Cnh scorpora Iveco e i bus: titolo sulle montagne russe

È ufficiale. Il piano industriale di Cnh prevede la scissione del gruppo in due società indipendenti. La conferma delle indiscrezioni ha fatto scattare il titolo che da -0,4% è passato a +1,3%. Poi il tracollo: pochi minuti dopo le azioni hanno nuovamente intrapreso la strada dei ribassi e alle 13.20 cedono il 2,2% dopo aver toccato un minimo di -3,4%. Corre invece Fca, tra i migliori titoli del Ftse Mib con un rialzo dell’1,4%.

La notizia del resto, segna una rivoluzione non da poco. Il piano industriale 2020-2024 prevede la creazione di due distinte società, entrambe quotate sia a Milano sia a New York.  La prima comprenderà le attività “on-highway” (stradali), la seconda le attività “off-Highway”, non stradali. Ma non è l’unica novità in arrivo in casa Cnh. Nei prossimi quattro anni previsti 13 miliardi di dollari di investimenti e un incremento medio dei ricavi del 5% annuo.

“Questo piano coraggioso porterà alla creazione di due nuovi leader globali nei rispettivi settori”, ha dichiarato Suzanne Heywood, presidente di Cnh Industrial. “Il consiglio di amministrazione sostiene con forza questa ambiziosa strategia e la nostra fiducia trova solide fondamenta nel rigoroso lavoro che ha portato alla sua formulazione’, ha aggiunto Heywood, parlando del progetto di scissione in due società dal 2021, 

“Con la strategia ‘Transform 2 win’ stiamo imprimendo una direzione nuova ed eccitante alla nostra azienda. Attraverso lo sviluppo di obiettivi ambiziosi ma raggiungibili per ciascun segmento e la riorganizzazione della nostra struttura societaria per creare due leader globali, tutti i nostri eccellenti segmenti saranno maggiormente in grado di esprimere il loro completo potenziale in termini di performance finanziaria, generazione di valore sia per gli azionisti sia, più in generale, per tutti gli stakeholder e impegno nella sostenibilita”, ha spiegato l’amministratore delegato, Hubertus Muehlhaeuse.

Scendendo nei dettagli, il piano “Transform 2 Win”, la società ‘On-highway’ comprenderà i marchi commerciali Iveco, Iveco Bus e Heuliez Bus (69% dei ricavi), insieme alle attività motoristiche di Ftp Industrial (31% dei ricavi). Per il gruppo, di nuova quotazione (probabilmente nel primo trimestre 2021), si stima un fatturato pro-forma delle attività industriali del 2018 di 13,1 miliardi di dollari.

Il gruppo ‘Off-highway’, con un fatturato pro-forma delle attività industriali del 2018 pari a 15,6 miliardi di dollari, si occuperà invece della produzione di macchine per l’agricoltura (75% dei ricavi), del business delle macchine per costruzioni (19% dei ricavi) e dei veicoli speciali Astra, Difesa e Magirus (6% dei ricavi). 

Secondo le previsioni gli attuali azionisti riceveranno una azione – con un rapporto di 1:1 – della nuova società “On-highway”. L’assemblea degli azionisti per approvare la scissione è prevista per il secondo semestre 2020.

Per quanto riguarda i conti, il nuovo piano prevede un aumento del fatturato con un tasso di crescita annuo composto del 5%, investimenti per un totale di 13 miliardi di dollari in 5 anni,  margine Ebit adjusted all’8% entro il 2022 e al 105% entro il 2024, con Ebit adjusted più che raddoppiato rispetto ai livelli attuali. E ancora: il rendimento sul capitale investito delle attività industriali è previsto al 20% (in crescita di 600 punti base rispetto al 2018) e risultato diluito per azione adjusted in crescita da 0,86 dollari (valore medio previsionale per il 2019) a 2 dollari entro il 2024. I target del piano sono riferiti all’attuale perimetro di Cnh Industrial, che poi – sempre secondo il piano – si separerà in due società dal 2021.

Nell’ambito della strategia “Transform 2 Win”, Cnh Industrial prevede una riduzione dei costi operativi e un aumento dell’efficienza dell’insieme delle proprie attività. Dal punto di vista occupazionale, per il momento la società non ha fatto cenno di piani di ristrutturazione anche se nella nota si parla di “azioni di ristrutturazione mirate”. In Italia lo scorporo delle attività di Iveco e Fpt coinvolgerà in tutto 11.500 dipendenti (6.300 Iveco e 5.200 Fpt) .

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