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Clima: Pre-COP26 di Milano con Mattarella e Draghi

Una settimana di dibattiti ed eventi mondiali in vista del vertice Onu di novembre – Milano e l’Italia protagonisti di un dialogo intergenerazionale

Clima: Pre-COP26 di Milano con Mattarella e Draghi

Milano apre la strada alla COP 26 di Glasgow di novembre e marcia diritta verso l’obiettivo. Capi di Stato, a cominciare da Sergio Mattarella, ministri dell’Ambiente, dirigenti Onu e 400 giovani da 197 Paesi saranno in città per “All4Climate-Italy2021”. Un appuntamento globale in una città che soffre di mali ambientali, ma che vuole anche essere ricordata come protagonista della lotta ai cambiamenti climatici. In campo, ministero della Transizione Ecologica, Connect4Climate – World Bank Group, Comune di Milano e Regione Lombardia. Nel capoluogo lombardo, oltre a Roberto Cingolani, arriveranno anche Mario Draghi e il premier inglese Boris Johnson. Tutto dal 28 settembre al 2 ottobre, con tante iniziative diversificate.

L’obiettivo è dare nuova forza a una strategia globale che in recenti occasioni ha mostrato qualche falla. A luglio, per esempio, il documento finale del summit sul clima di Napoli non ha registrato quell’unanimità che tutti auspicavano. Ci sono Paesi che sulla neutralità climatica marciano a velocità differenziata, portando avanti comportamenti e operazioni finanziare in contrasto con i grandi allarmi per salvare il Pianeta. La finanza internazionale, secondo l’Onu, non fa ancora abbastanza per rimediare ai guasti storici che hanno alterato l’equilibrio mondiale delle risorse energetiche e naturali.

L’evento ‘Youth4Climate’ vedrà i 400 ragazzi divisi in gruppi di lavoro per elaborare un documento da portare a Glasgow. In contemporanea, Mattarella, Cingolani, e i due capi di governo apriranno i lavori della Pre-COP26 vera e propria. Una sessione articolata che nelle parole del ministro italiano dovrà portare a una sintesi efficace: “L’obiettivo primario sarà tenere sotto gli 1,5 gradi la temperatura globale, ma nel fare questo c’è un’ulteriore sfida: bisogna farlo cercando di livellare le differenze e di non lasciare nessuno indietro”. C’è un modo? “Sì – dice il ministro – non può essere il recovery elitario, anche perché il problema del clima è di tutti. Chiederemo a 400 giovani, che sono un immenso laboratorio cerebrale, di discutere queste cose, di conoscere i governanti attuali, condividere le loro proposte e alle fine stilare un documento che sarà portato alla Cop-26”.

È un dialogo intergenerazionale in costruzione, si sente dire in questi giorni, per prendere una strada meno scivolosa che porti a un fronte comune di opposizione. Ma Milano è così attraente? “Sono convinto da tempo che la transizione ecologica non possa aspettare e si debba accelerare. E se qualcosa succederà sarà grazie alle grandi città. Milano farà la sua parte”, dice il sindaco, Giuseppe Sala. Oltre alle politiche sostenibili della sua amministrazione, la città si è mobilitata per il vertice, organizzando tra l’altro anche una prova di divertimento con il concerto Music4Climate: 100 musicisti rock si esibiranno a difesa del Pianeta, per ricordarci che la musica non è lontana dalle sorti delle persone e che la terra appartiene a tutti.

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