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Cinque Terre, accessi su prenotazione per i gruppi: il turismo del futuro

Il Parco Nazionale delle Cinque Terre ha proposto ai Comuni di adottare un provvedimento che preveda un sistema di prenotazione per i gruppi allo scopo di gestire i flussi e veicolare forme di turismo più sostenibile per visitatori e residenti – Accessi liberi per i singoli

Cinque Terre, accessi su prenotazione per i gruppi: il turismo del futuro

Accessi su prenotazione per i grandi gruppi allo scopo di regolamentare i flussi e rendere più sostenibile ed efficiente il turismo delle Cinque Terre. Questa la proposta che il Parco Nazionale delle Cinque Terre ha fatto ai comuni di Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. 

Un’idea che non mira solo ad evitare gli assembramenti e a rispettare le norme anti Covid-19, ma che guarda più avanti, ponendosi come obiettivo quello di avviare un processo di riconversione incentrato su un turismo di maggiore qualità e su una miglior fruizione del territorio per residenti e visitatori.

Per chi vuole accedere ai sentieri e ai percorsi gestiti dal Parco Nazionale delle Cinque Terre queste regole sono già realtà. Nei mesi scorsi l’ente ha infatti adottato il protocollo di Federparchi che prevede gruppi limitati di massimo 15 persone, accompagnamento di guide e prenotazioni. Adesso la proposta è quella di introdurre un provvedimento analogo anche per i borghi, riducendo i gruppi e attivando un tavolo condiviso che porti alla creazione di un centro di prenotazione unica per i gruppi.

Chi arriverà alle Cinque Terre in gruppi compisti da più di 15-20 persone, su navi da crociera, bus o treni dovrà dunque prenotare un biglietto di accesso per visitare i sentieri e i borghi. Una regola che consentirà ai visitatori di godersi meglio le bellezze del territorio, evitando di “fare a gomitate” con gli altri visitatori che soprattutto nei mesi estivi prendono d’assalto le vie dei piccoli paesini. Nessuna limitazione invece per i singoli turisti. “Lo scopo è quello di regolamentare i flussi  non quello di istituire un numero chiuso agli accessi”, rassicura il Parco. 

“Il numero chiuso è uscito dalla nostra vita”, ha sottolineato la presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Donatella Bianchi, in un’intervista rilasciata a FIRSTonline a giugno. Il progetto, aveva spiegato è quello di “implementare forme di programmazione che portino le Cinque Terre a migliorare la propria offerta incentrata su un turismo di maggiore qualità. Dipenderà dalla nostra capacità di offrire una nuova modalità di fruizione del Parco e del territorio delle Cinque Terre. Bisognerà fare delle scelte coraggiose per far sì che un turista più selezionato ma anche più esigente possa trovare alle Cinque Terre quello che cerca”.

Non sarà un percorso semplice, occorrerà del tempo per implementare un sistema gestionale e informatico adeguato, ma la pandemia di Covid-19 potrebbe trasformarsi in un’occasione di cambiamento volta a veicolare il turismo del futuro in nome della sostenibilità e della qualità.

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