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Cinema: “Mission Impossibile – Fallout”, Tom Cruise sempre avvincente

Se il cinema è piacere, “Mission impossibile – Fallout” con Tom Cruise protagonista vale il doppio – Ma anche dal Festival di Venezia arrivano interessanti novità: ecco quali

Cinema: “Mission Impossibile – Fallout”, Tom Cruise sempre avvincente

Giudizio dell’autore: 3 stelle su cinque

Ci eravamo lasciati con gli auguri di buon ritorno al cinema dopo una calda estate di riposo dal grande schermo. Auguri ben riposti: l’inizio di stagione promette bene e i titoli in cartellone lasciano sperare che vedremo pellicole interessanti. Nei giorni scorsi ha avuto inizio la 75a edizione del Festival del Cinema di Venezia (del quale parleremo più avanti) ed anche da questa parte non mancheranno sorprese piacevoli. 

Tanto per riprendere il discorso: se il cinema è piacere, il film di questa settimana vale doppio. Si tratta di Mission: Impossible – Fallout, con l’immancabile Tom Cruise nella sua sesta fatica in questo ruolo da protagonista (anche per questa occasione come produttore) alle prese con i nemici di sempre: terroristi e malfattori con il chiodo fisso di volere il male dell’umanità all’ennesima potenza. Troppo intricato riportare i dettagli della trama dove si mescolano continuamente Cia, MI6, governi e spioni di vario genere e anche prendendo appunti durante la visione ci si perderebbe a capire chi sono i buoni e i cattivi, sempre pronti a cambiare schieramento. Of course, gli unici sempre e comunque dalla parte giusta sono Ethan Hunt e il suo piccolo gruppo di fedelissimi dell’IMF (Impossible Mission Forces) che tra mille peripezie riescono sempre a cavarsela.

Comunque la storia è credibile e avvincente: ci sono in giro tre cariche di plutonio pronte per essere inserite in ordigni nucleari destinati, nella mente criminale del capo terrorista, a suscitare una tragedia globale, con milioni di morti in varie parti del mondo. La missione consisterà, appunto, nell’evitare che il piano diabolico vada a compimento. Nel mezzo, inseguimenti a mozzafiato (quello per le strade di Parigi, a nostro giudizio, è uno tra i migliori mai visti prima), sorprese e cambi di scena a ritmo elevato insieme a momenti tra il comico surreale e il sentimentale. Come noto, inoltre, Tom Cruise gira le scene pericolose senza l’aiuto di controfigure e, in alcune sequenze di grande effetto realistico, è facile immaginare le difficoltà e i pericoli che si corrono. Il risultato finale è che il film merita ampiamente il costo del biglietto e, forse, potrebbe ambire ad essere considerato il migliore rispetto ai precedenti. 

Sono trascorsi oltre 20 anni dal primo titolo della fortunata serie, diretto da Brian De Palma, e da allora non è mancato un colpo al botteghino: sempre un grande successo. La formula è semplice e collaudata: scene di azione mozzafiato insieme ad una sceneggiatura da classico film di azione e intrigo internazionale. Il genere action movie normalmente richiede una scena avvincente in media ogni dieci minuti: in questo caso il limite viene superato a tutto vantaggio di un ritmo incalzante, grazie anche alla collaudata regia di Christopher McQuarrie. 

Abbiamo accennato al Festival di Venezia: vi proponiamo di prestare attenzione, oltre ai citati film italiani in concorso, ai film proposti da Netflix. Si tratta di una relativa novità nel panorama produttivo cinematografico per due ragioni: la prima riguarda la qualità dei titoli proposti (Sulla mia pelle con la regia di Alessio Cremonini film di apertura, ispirato dalla vicenda di Stefano Cucchi; The ballad of buster scruggs, un western a firma dei fratelli Joel e Ethan Coen e, sempre in concorso Roma, firmato alla regia da Alfonso Cuarón; fuori concorso invece da tenere a mente per la prossima visione The Other Side of the Wind e They’ll Love Me When I’m Dead due film che riguardano Orson Welles). La seconda ragione è che si tratta di titoli che avranno un doppio sistema di distribuzione: anzitutto in streaming e successivamente nelle sale. Secondo indiscrezioni riportate da Hollywood Reporter potrebbe anche avvenire che per alcuni titoli si possa immaginare un percorso inverso, con l’uscita prima sul grande schermo e successivamente on line. Il mercato del cinema, gli spettatori, le modalità di visione dei film stanno cambiando, sarà necessario prenderne atto.

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