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Cina: riserve estere in calo e inflazione sotto controllo a fine 2011

Le riserve in valuta estera scendono a dicembre di 20,6 miliardi di dollari segnale di un aggiustamento dello yuan sui mercati internazionali ma anche di una fuga degli hedge fund dal Paese – Inflazione sotto il 4% grazie al monitoraggio nel comparto alimentare e immobiliare.

Cina: riserve estere in calo e inflazione sotto controllo a fine 2011

Sono due le notizie sull’economia cinese che quest’oggi risaltano agli occhi degli operatori economici: la prima, relativa all’ultimo trimestre del 2011, riguarda l’assottigliamento delle riserve valutarie estere; mentre la seconda, concerne i dati sull’andameneto dell’indice dei prezzi al consumo.

La Banca centrale cinese ha comunicato un calo delle riserve estere nel quarto trimestre dello scorso anno di 20,6 miliardi di dollari, con una diminuzione di 40 miliardi nel solo mese di dicembre, rispetto al decremento di 53 miliardi di novembre e alla crescita di 72 miliardi registrata ad ottobre. Nonostante queste sensibili, seppur significative varizioni, il trend complessivo del 2011 ha segnato un aumento consistente: 3.180 miliardi di dollari, a fronte dei 2.850 miliardi del 2010.

La seconda notizia, annunciata dal vice Presidente del China Center for International Economic Exchanges, Zheng Xinli, riguarda il contenimento dell’inflazione inferiore al 4%, conseguente al controllo dell’incremento dei prezzi per il comparto alimentare e immobiliare. In particolare, Zheng Xinli spiega che il monitoraggio sarà possibile aumentando le forniture di prodotti alimentari. Nel complesso, i prezzi al consumo cinesi hanno registrato il quinto calo consecutivo a partire dall’agosto 2011, attestandosi al 4,1% nel mese di dicembre.

Entrambe le notizie possono essere declinate in diverso modo, a seconda dell’ottica da cui le si analizza: il calo delle riserve testimoniano un aggiustamento dello yuan sui mercati internazionali, ma anche la sempre più crescente uscita degli hedge fund dal paese del Sol Levante; inoltre, il livello contenuto dell’inflazione al 4%, se da un lato mette in evidenza una politica economica e monetaria “capace”, dall’altro fa emergere il forte calo della domanda interna sul fronte del settore immobiliare.

Solo i dati dei fondamentali cinesi che emergeranno dal primo trimestre del 2012 potranno rivelare la volatilità degli ultimi indicatori del 2011, come espressione di dinamiche congiunturali, o rafforzarne il valore.

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