Condividi

Cina e Usa: Borse in sofferenza, lo spread risale oltre i 320 punti base

I mercati tentano di reagire alle cattive notizie in arrivo da Oriente e sono in attesa dei dati Usa sulla vendita di case – Ftse-Mib a metà giornata intorno al -0,5% – Lo spread Btp-Bund si allarga di altri 9 punti rispetto alla chiusura di ieri – Giù Mps: -3%, pesa il passo indietro di Clessidra ed Equinox di fronte alle condizioni poste dalla Fondazione.

Cina e Usa: Borse in sofferenza, lo spread risale oltre i 320 punti base

BORSE ANCORA DEBOLI, VENDITE SU MPS. IN RIPRESA IL PETROLIO. SPREAD A 325 BP

I mercati tentano di reagire alle cattive notizie in arrivo da Oriente. Ma il rimbalzo si è presto esaurito con gli indici che si portano sotto la parità. Piazza Affari arretra dello 0,6% a quota 16.351. In calo anche Londra -0,17% e Parigi-0,57%. Vendite anche su Francoforte che arretra dello 0,3%.

I mercati sono in attesa del dato sulle nuove vendite di case negli Usa che verrà reso noto alle 15 ora italiana. E’ prevista una decisa ripresa. Il sondaggio Bloomberg indica una crescita a un tasso di 325 mila abitazioni l’anno e se fosse confermato si tratterebbe dell’accelerazione piu’ decisa dal dicembre del 2010.

Continua il lento calo del Btp decennale: il rendimento sale al 5,14%, lo spread con il Bund a 325 punti in aumento di 9 punti sulla chiusura di ieri. L’euro sale a 1,325 contro il dollaro, a 1,320 della chiusura di ieri sera.

Forte recupero del greggio americano Wti, che dopo essere sceso ieri dell’1,8% risale oggi a 105,8 dollari al barile (+0,4%). Brent a 123,75 dollari (+0,6%). I timori sull’offerta sostengono i prezzi nonostante le rassicurazioni giunte dall’International Energy Agency (IEA): da un sondaggio di Reuters emerge che l’offerta globale di greggio viaggia a marzo intorno a 1,2 milioni di barili al giorno, frenata da disordini politici, tempo avverso e problemi tecnici. La IEA ha detto intanto che l’Arabia Saudita resta pronta a compensare eventuali mancanze generate dalle sanzioni contro l’Iran decise dall’Occidente, aggiungendo di non vedere ragioni per ora di attingere alle riserve strategiche.

Debole Eni (-1,5%). Sotto anche Tenaris -0,95% e Saipem -0,26%. Sul fronte bancario, pesante discesa di MontePaschi -3%: non piace il passo indietro di Clessidra ed Equinox di fronte alle condizioni poste dalla Fondazione. Deboli anche  Unicredit -0,7% e Intesa -0,5%, oltre a Banco Popolare -0,7%, Pop.Milano -0,9%.

Bene Mediolanum +3,3%, dopo i dati Chevreux, Mediobanca e Bank of America-Merrill Lynch hanno confermato il giudizio positivo sul titolo. A livello settoriale in Europa avanzano soprattutto i titoli dell’auto, con il Dj Stoxx di comparto in progresso dell’1,16%. Vanno bene anche titoli chimici (+0,98%) e delle costruzioni (+0,92%). Fiat sale dello 0,3%, Fiat Industrial +0,4%, StM +1,8%. Una nota a parte merita Pirelli guadagna l’1,4% dopo che Citigroup ha alzato il target price a 10 euro da 8,5 euro.

In evidenza anche Buzzi +3,3%: Morgan Stanley ha avviato la copertura con raccomandazione positiva overweight e target price a 11,5 euro. Positiva anche Enel Green Power +2,6% nel giorno della presentazione agli analisti del nuovo piano industriale.

Commenta