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Champions, parte la gara per i diritti tv 2018-2020: Sky favorita

L’iter per la presentazione delle offerte è partito e il termine ultimo è fissato al 12 giugno – Prevista una doppia fascia oraria: 19 e 21 – Niente pacchetti solo digitali: per le telco la strada è in salita.

Entra nel vivo la gara per i diritti tv in Italia della Champions League 2018-2020. La novità è che le partite saranno distribuite su una doppia fascia oraria: non più solo prima serata, ma anche preserale (ore 19). L’iter per la presentazione delle offerte è partito e il termine ultimo è fissato al 12 giugno.

La procedura però si svolge in modo molto diverso rispetto a quanto previsto per la Serie A: l’Uefa non propone un bando pubblico, ma invita i soggetti che ritiene interessati a fare delle offerte (anche se questo non toglie che chiunque possa farsi avanti).

Fin qui, stando a quanto scrive Il Sole 24 Ore, sarebbero state contattate Mediaset, Sky, Discovery (la casa madre di Eurosport), Rai e La7. Fra le società di telecomunicazioni, avrebbe ricevuto un invito anche Telecom Italia.

L’asta è poi organizzata in 5 pacchetti verticali, per fasce orarie, ma senza prevedere una distinzione per il digital. Questo significa che chi vuole assicurarsi i diritti deve investire per tutto il pacchetto. Un particolare che dovrebbe mettere fuori gioco tutte le telco.

I costi, infatti, sono molto alti: per il triennio 2015-18 Mediaset Premium ha sborsato circa 230 milioni di euro a stagione. Al momento, considerate le difficoltà che la pay tv del biscione sta attraversando, Sky sembra la favorita.

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