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Champions, la caduta degli dei: dopo Messi fuori Guardiola

Una sorpresa dietro l’altra nel Final Eight della Champions: dopo l’umiliante uscita di scena del Barcellona di Messi, sconfitto dal Bayern per 8 a 2, ieri è toccato a Guardiola e al suo Manchester City l’onta di venire eliminato dal sorprendente Lione di Garcia, che aveva già fatto fuori la Juve provocando il licenziamento di Sarri.

Champions, la caduta degli dei: dopo Messi fuori Guardiola

La Champions del Covid è decisamente la Champions delle sorprese. Complici la formula con partita secca a porte chiuse e il diverso livello di preparazione (fisica e psicologica) delle squadre a seconda dei vari periodi di stop fatti o non fatti, questa edizione sta ribaltando tutti i pronostici. Già l’eliminazione della Juventus dal Lione e dell’Atletico Madrid dal Lipsia avevano fatto suonare un campanello d’allarme. Ma restavano comunque in corsa due favorite: il Barcellona di Lionel Messi e il Manchester City di Pep Guardiola. Niente da fare, fuori anche loro. L’eliminazione del Barça, va detto, fa clamore solo per le dimensioni del risultato (8-2) e non tanto per l’avversario, il Bayern, che a questo punto è il favorito numero uno per la vittoria finale.

Guardiola invece si è dovuto arrendere, come Cristiano Ronaldo pochi giorni prima, alla Cenerentola Lione, che ha smentito il luogo comune secondo il quale le squadre rimaste ferme per troppi mesi (il campionato transalpino non è più ripartito dopo il lockdown) non avrebbero fatto in tempo a trovare la forma giusta. Niente di più sbagliato: per la prima volta nella storia della Champions League, la Francia ha due squadre in semifinale, Lione e Parigi. Le semifinali saranno dunque un affare franco-tedesco: l’asse Macron-Merkel, sul quale si regge il destino dell’Europa, in questa strana estate si riversa anche nel calcio. E anche nel calcio pende a favore della Cancelliera: sono infatti le due tedesche, Lipsia e Bayern, ad esprimere il miglior calcio, e va notato che tre allenatori su quattro semifinalisti sono tedeschi e di nuova generazione.

E’ dunque il momento della scuola tedesca, mentre piange quella latina. Le due italiane eliminate ai quarti, le tre spagnole anche, Messi sull’orlo della crisi di nervi a Barcellona e soprattutto ennesimo flop di Guardiola in Europa, da quando è in Inghilterra. L’ex mago della Champions, fanno notare i critici, nelle ultime quattro edizioni alla guida dei citizens è stato eliminato da squadre nettamente inferiori come Monaco, Tottenham e Lione, dopo che il club ha speso in totale un miliardo di sterline per garantirgli una squadra all’altezza.

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