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Champions, Juve e Roma: senza CR7 e dopo il derby quanto valgono?

I campioni d’Italia ricevono stasera gli svizzeri dekllo Young Boys senza lo squalificato Cristiano Ronaldo e dopo il ciclone Marotta: Allegri fa turnover ma chiede la vittoria e non tollera distrazioni – La Roma contro i cechi del Viktoria Plzen deve solo evitare l’euforia post-derby e cancellare la debacle di Madrid

Champions, Juve e Roma: senza CR7 e dopo il derby quanto valgono?

A caccia dell’en-plein. Martedì di Champions senza particolari insidie per Juventus e Roma, proprio per questo chiamate a fare bottino pieno, di gol e di punti. Gli svizzeri dello Young Boys (ore 18.55) e i cechi del Viktoria Plzen (21), infatti, non possono rappresentare ostacoli ma anzi devono diventare trampolini di lancio verso la qualificazione agli ottavi.

Attenzione però a dare tutto per scontato: l’Europa insegna che nessun avversario può mai essere preso sotto gamba, pena rischiare delle vere e proprie figuracce. Sia Juve che Roma arrivano bene agli impegni odierni, almeno per quanto concerne i risultati sul campo. Perché fuori invece è successo di tutto e il discorso, stranamente, riguarda più i bianconeri che i giallorossi. Se quest’ultimi infatti si sono rasserenati vincendo il derby, i primi hanno agitato un post partita col Napoli che doveva essere di festa con la vicenda Marotta, destinata, inevitabilmente, a lasciare strascichi.

“Il modello rimane inalterato, a cambiare saranno solo le persone – ha glissato Agnelli – Marotta e Mazzia (CEO dal 2011, ndr) hanno fatto un grande lavoro anche nel crescere nuovi dirigenti, gente di 45 anni pronta e preparata ad assumersi responsabilità. I pilastri della nuova Juve saranno Paratici per l’area sport, Ricci per i ricavi e Re per l’area finanziaria. Daremo continuità assoluta col recente passato”.

Parole che derubricano Marotta a elemento marginale e sostituibile, ma solo il campo dirà se le cose andranno davvero così. Tutto questo, almeno pubblicamente, interessa poco ad Allegri, costretto a isolarsi dal caos societario e a concentrarsi invece sulla partita con gli svizzeri, tutt’altro che proibitiva, d’accordo, ma comunque da giocare e vincere.

“Dobbiamo avere rispetto dello Young Boys, viene da tante vittorie – il pensiero del tecnico – Se lo prendiamo sotto gamba rischiamo di avere dei problemi, sono molto fisici e bravi sulle palle lunghe. È una partita da vincere, altrimenti vanificheremo quanto fatto a Valencia, voglio ritrovarmi a 6 punti in classifica”.

Allegri, costretto a rinunciare allo squalificato Ronaldo (“ad ogni modo aveva bisogno di rifiatare”) e agli indisponibili Douglas Costa e De Sciglio, sembra orientato a schierare un 3-5-2 con Szczesny in porta, Barzagli, Bonucci e Benatia in difesa, Cuadrado, Bernardeschi, Pjanic, Matuidi e Alex Sandro a centrocampo, Dybala e Mandzukic in attacco.

Seoane risponderà con un 4-2-3-1 con Von Ballmos tra i pali, Schick, Von Bergen, Camara e Benito nel reparto arretrato, Sanogo e Bertone in mediana, Fassnacht, Aebischer e Sulejmani alle spalle dell’unica punta Hoarau.

“Si è parlato molto del derby ma poco del Plzen, squadra tosta, di grande fisicità, che mena e fa gol”. Le parole di Di Francesco in conferenza stampa sanno tanto di avvertimento verso una piazza, al solito, troppo incline agli sbalzi d’umore. E siccome il 3-1 sulla Lazio ha alzato pericolosamente l’asticella dell’euforia, ecco l’avviso ai naviganti del tecnico giallorosso, chiamato a vincere sia per rimettere a posto il girone (iniziato, è bene ricordarlo, con lo 0-3 di Madrid) che per evitare una nuova crisi.

Detto ciò il Viktoria Plzen non sembra fare paura, ecco perché, al netto delle (giuste) preoccupazioni di Di Francesco, è lecito attendersi una Roma vincente, sulla falsa riga di quanto fatto vedere nella scorsa Champions. All’Olimpico si vedrà un 4-3-3 con Olsen in porta, Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov in difesa, Cristante, Nzonzi e Pellegrini a centrocampo, Under, Dzeko ed El Shaarawy in attacco.

Vrba proverà il colpaccio con un 4-2-3-1 che vedrà Kozacik tra i pali, Reznik, Hubnik, Hejda e Limbersky nel reparto arretrato, Hrosovsky e Prochazka in mediana, Kopic, Horava e Kovarik a supporto del centravanti Krmencik.

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