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Champions: Juve e Roma, doppio match point

Ospitando il Manchester United di Mourinho e Pogba, la Juve vuol chiudere i conti per la qualificazione e Cristiano Ronaldo cerca il primo gol in bianconero in campo internazionale – La Roma cerca a Mosca di riscattare le ondeggianti prestazioni in campionato ma deve vedersela con l’indecifrabile Cska che ha fermato il Real Madrid

Champions: Juve e Roma, doppio match point

Doppio match point. Notte decisiva per Juventus e Roma, chiamate a prendersi i 3 punti per agguantare il pass verso gli ottavi di finale. Qualificazione matematica per i bianconeri, che con un successo sul Manchester United diventerebbero imprendibili per tutti, “di fatto” per i giallorossi, che vincendo manderebbero il Cska Mosca a 5 punti di distanza con sole due giornate a disposizione.

Il calcio italiano dunque può già tagliare un primo traguardo a cominciare dalla Juve, decisa a dare un altro segnale di forza all’Europa intera. Il match di Torino contro lo United di Mourinho può certificare il passaggio del turno, per giunta da primi in classifica e a punteggio pieno, con due turni d’anticipo: esattamente ciò che si concerne a una delle favorite principali alla conquista del trofeo.

“Bisogna sfidare noi stessi e fare qualcosa in più – ha confermato Allegri – Ricordiamoci che non abbiamo ancora vinto niente e che dobbiamo ancora migliorare su alcuni aspetti, servirà una prestazione migliore di quella dell’andata perché loro sanno essere pericolosi in ogni momento. Speriamo di passare subito il turno, così poi potremo pensare al Milan”.

Già, perché domenica ci sarà la trasferta di San Siro: un vero e proprio tour de force che il tecnico bianconero deve affrontare con numerosi problemi di formazione. Oltre agli assenti Emre Can, Bernardeschi e Douglas Costa vanno considerate anche le condizioni tutt’altro che ottimali di Cancelo e Matuidi, disponibili solo per la panchina.

Il 4-3-3 della Juve dunque sarà abbastanza forzato con Szczesny in porta, De Sciglio, Bonucci, Chiellini e Alex Sandro in difesa, Khedira, Pjanic e Bentancur a centrocampo, Dybala, Mandzukic e Cristiano Ronaldo in attacco. A incendiare ulteriormente la sfida poi ci sarà José Mourinho, uno che col popolo bianconero non ha esattamente un rapporto idilliaco.

“All’andata i loro tifosi si sono comportati male con me – ha confermato il portoghese – So bene qual è la ragione di tutto ciò: il Triplete, è per questo che mi insultano”. E così, dopo le tre dita alzate all’Old Trafford, ecco la punzecchiatura in sala stampa che alzerà ulteriormente i decibel dello Stadium, voglioso di vincere anche per vendicare il passato.

Mou, da vecchio volpone della panchina, sa bene come la Juve sia superiore, da qui il tentativo di spostare l’attenzione su altre tematiche, alla fine però sarà il campo a parlare e lì vedremo il suo United schierato con un 4-3-3 speculare a quello bianconero con De Gea tra i pali, Young, Smalling, Lindelof e Shaw nel reparto arretrato, Herrera, Fred e Pogba in mediana, Sanchez, Rashford e Martial nel tridente offensivo.

A inaugurare il mercoledì sarà però la Roma, impegnata nell’anticipo delle 18.55 sul campo del Cska Mosca. Squadra di difficile lettura quella di Goncharenko, battuta nettamente all’Olimpico nella partita d’andata eppure capace di fermare il Real Madrid tra le mura amiche dell’Arena. E poi, più che l’avversario, a far paura è proprio la Roma stessa, troppo incostante per dare garanzie a 360°.

Gli ultimi risultati in campionato hanno messo in mostra problemi che sembravano superati e che invece, alla luce di quanto visto con Spal, Napoli e Fiorentina, sono ancora tutti lì. Certo, in Champions (trasferta del Bernabeu a parte) si è visto un altro film ma è anche vero che Viktoria Plzen e il Cska in versione trasferta non sono apparsi come test particolarmente attendibili.

“Una vittoria potrebbe risollevarci ma dobbiamo imparare a non farci condizionare dagli episodi – il pensiero di Di Francesco – Voglio che i ragazzi entrino bene in partita e la sappiano interpretare al meglio, mentalità e identità, del resto, non dipendono solo dalle scelte tattiche”.

Che però hanno il loro peso, ecco perché c’è molta curiosità nel capire cosa farà l’allenatore, orientato a confermare il 4-2-3-1 delle ultime uscite con Olsen in porta, Santon, Manolas, Fazio e Kolarov in difesa, Nzonzi e Cristante a centrocampo, Florenzi, Pellegrini e Kluivert alle spalle dell’unica punta Dzeko.

Consueto 4-3-1-2 per Goncharenko, che dopo l’1-0 sul Real Madrid dello scorso 2 ottobre tenterà un altro colpaccio con Akinfeev tra i pali, Nababkin, Becao, Magnusson e Fernandes nel reparto arretrato, Vlasic, Akhmetov e Oblyakov in mediana, Dzagoev sulla trequarti, Sigurdsson e Chalov in attacco.

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