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Champions: è l’ora della Juve e Napoli espugna Kiev

Stasera comincia il grande sogno dei bianconeri in Champions ma stasera occhio al Siviglia – Grande attesa per la coppia delle meraviglie Higuain-Dybala – Ottimo debutto del Napoli e di Sarri: vittoria in rimonta a Kiev con doppietta di Milik.

Champions: è l’ora della Juve e Napoli espugna Kiev

Il Grande Sogno ricomincia. Le maiuscole sono tutt’altro che casuali e rappresentano al meglio tutta la voglia di Champions League della Juventus. Sarà il Siviglia il primo ostacolo verso quella coppa tanto ambita, soprattutto laddove sono abituati a vincere in Italia ma decisamente meno in Europa. Mai come quest’anno però le ambizioni sembrano essere accompagnate dalle potenzialità: il mercato stratosferico che ha portato Higuain, Pjanic, Benatia, Dani Alves e Pjaca eleva la Signora al livello più alto e le consente di partire alla pari con tutti.

“Un club come questo parte sempre per vincere ma non ha senso guardare così in là – ha spiegato Massimiliano Allegri. – Per prima cosa dobbiamo passare il girone, poi a marzo comincerà un’altra coppa e vedremo cosa succederà. Contano solo i risultati ma sono convinto che ci giocheremo fino in fondo le nostre chance”.

Il tecnico bianconero sa bene che la pressione potrebbe creare ben più problemi di Siviglia, Lione e Dinamo Zagabria, ecco perché, da grande gestore di uomini, prova a buttare acqua sul fuoco. Questa coppa però è nella testa di tutto il mondo Juve, proprio come ammesso da Gigi Buffon in conferenza stampa.

“La Champions manca da 21 anni, proprio quando ho cominciato io a giocare – il pensiero del capitano bianconero. – Già l’anno scorso eravamo molto competitivi e quest’anno siamo migliorati ulteriormente. Abbiamo entusiasmo e voglia anche se sappiamo di non essere i favoriti”.

In effetti Barcellona e Bayern Monaco (ieri vittoriosi con un 7-0 e un 5-0) fanno paura, così come i campioni in carica del Real Madrid, anche la Juve però vuole farsi strada verso la finalissima di Cardiff. Per farlo al meglio dovrà partire forte sin da subito, a cominciare dunque da questa sera contro il Siviglia. A Torino arriverà una squadra molto diversa rispetto a quella di Emery: ora al comando c’è Sampaoli, uno che, al pari del predecessore spagnolo, sa bene come si affrontano (e vincono) le coppe.

“La Juve è al livello delle big d’Europa ma noi proveremo a dire la nostra – le parole dell’argentino. – Se riuscissimo a fare risultato guadagneremmo la consapevolezza di essere cresciuti e di potercela giocare per il passaggio del turno”.

Allegri sa bene che le insidie sono tante, ecco perché si affiderà al 3-5-2 dei “titolarissimi”: Buffon in porta, Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa, Dani Alves, Khedira, Lemina, Pjanic ed Evra a centrocampo, Dybala e Higuain in attacco. Sampaoli risponderà con un 4-2-3-1 con Sergio Rico tra i pali, Mariano, Rami, Mercado e Escudero nel reparto arretrato, N’Zonzi e Kranevitter in mediana, Kiyotake, Vazquez e Vitolo sulla trequarti alle spalle dell’unica punta Vietto.

Per una Juve che inizia la sua avventura in Champions c’è un Napoli che l’ha già fatto, e pure alla grande. Gli azzurri sono usciti vincitori dall’Olimpico di Kiev con un 2-1 che vale oro in chiave qualificazione. Il contemporaneo 1-1 tra Benfica e Besiktas li proietta in testa al girone e questo con due gare casalinghe da affrontare nelle prossime settimane.

Tutto è bene quel che finisce bene insomma ma guai a pensare che sia stata una passeggiata. Il Napoli, come del resto era prevedibile, ha patito un po’ l’emozione della prima in Champions e ha rischiato grosso contro la squadra di Rebrov, quantomeno all’inizio del match. E infatti al 26’ gli ucraini sono passati in vantaggio con Gamash, bravo a freddare Reina con una bella girata e a regalare l’1-0 ai suoi. Poi però è salito in cattedra l’uomo più atteso, quel Milik che Sarri, ancora una volta, ha preferito a Gabbiadini.

Il polacco ha ribaltato la partita con la specialità della casa: il colpo di testa. Prima al 36’, poi al 47’, sono arrivate le “capocciate” decisive (con la complicità della difesa di casa) per rimettere le cose a posto e regalare al Napoli 3 punti decisivi, gestiti poi con relativa serenità nella ripresa (la Dinamo è anche rimasta in 10 per l’espulsione di Sydorchuk).

“Abbiamo vinto ma non giocato benissimo – il commento di Sarri. – Molti dei miei hanno finito per pagare l’emozione e non hanno giocato liberi di testa, ad ogni modo siamo riusciti a prenderci 3 punti importantissimi in un girone equilibrato. Si può fare meglio ma siamo contenti per il risultato”.

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